Macerata 18 ottobre.- “E’ impossibile non rendersi conto di come in questi giorni l’attacco alla piccola impresa sia particolarmente pesante, specie sul fronte dell’evasione fiscale. Stanno aggredendo le micro attività, ignorando consapevolmente il sistema delle grandi aziende e favorendo il loro intento di ritornare ad un vecchio modello, quello fordista. Un’assurdità in un’economia come la nostra basata, per il 95% su micro e piccole imprese.” Lo afferma il Presidente di Confartigianato Macerata e Ascoli, Renzo Leonori, riferendosi alla “Manovra” che sta mettendo in campo il Governo Conte 2, sostenuto da Pd, 5Stelle e Leu.
“L’attacco al mondo delle Partite Iva e agli autonomi è ingiustificato – è convinto Leonori – specie quando la tassazione raggiunge il 68% e ci sono enormi sprechi nella Pubblica Amministrazione. L’Agenzia delle Entrate ha stimato che questo sperpero vale intorno ai 220 miliardi di euro, ovvero il doppio della dimensione economica dell’evasione fiscale. ”
E a proposito di rispetto della legalità, il presidente della Cgia ricorda che “l’Italia ha numerose procedure d’infrazione nei confronti dell’UE, una su tutte il ritardo dei pagamenti da parte della PA alle aziende. Concordi con il fatto che il reato debba comunque essere indistintamente perseguito, pretendiamo allora legalità, sia dai soggetti pubblici che dallo Stato. ”
La fattura fiscale, la trasmissione telematica dei corrispettivi, l’abbassamento graduale dell’uso del contante da 3.000 a 1.000 euro nel 2022. Tutte misure, secondo Leonori ” condotte secondo la cultura del sospetto nei confronti della piccola impresa. La lotta all’evasione fiscale deve essere combattuta, ma soprattutto altrove. Basti pensare che le grandi società evadono 16 volte in più delle piccole e dei lavoratori autonomi (fonte Cgia Mestre), e questo attraverso società carosello, frodi doganali, e compensazioni indebite.”
Quale dunque l’alternativa per far quadrare i conti pubblici, secondo Confartigianato ? La risposta è semplice, ed a nota da tempo a tutti gli addetti ai lavori, agli osservatori e agli operatori economici : ma non viene presa in considerazione .
“Nella Manovra – dice Leonori – non è vi traccia di provvedimenti per l’alta finanza, le transazioni finanziarie, gli scambi in Borsa o le scatole vuote, che sappiamo essere le radici dell’evasione fiscale. Perchè ? Non possiamo pensare di crescere – aggiunge – soltanto concentrandoci sulla lotta all’evasione, tralasciando ad esempio la tassazione dei giganti del web, dei paradisi fiscali nell’Unione europea o delle fantomatiche sedi legali estere delle grandi multinazionali. E’ inaccettabile – prosegue il Presidente – che questi colossi vendano prodotti sul nostro territorio e continuino a pagare tasse, anche al 5% in altri Paesi, innescando una dannosa concorrenza sleale. ”
Quanto potrà costare in definitiva alle pmi e ai lavoratori autonomi la Manovra che il Governo sta costruendo ? Secondo la Cgia, non meno di 3,5 miliardi nel prossimo trienno. Come se fossimo in un periodo di espansione economica, e non di recessione..