Osimo (An) 18 ottobre.- “Sono oltre 200 i posti di lavoro a rischio nell’Anconetano e in altre province delle Marche, nel caso il magazzino gestito dalla XPO di Osimo chiudesse. Cento che lavorano in questo storico sito, 70 nella sede amministrativa Sma di Ancona e decine di altri nell’indotto territoriale, piccole attività e servizi connessi.”
Lo afferma il segretario provinciale della Filcams Cigl, Carlo Cotichelli, che denuncia la “assoluta mancanza di risposte sul futuro di queste realtà, da parte di Conad Adriatico e Cia”.
Il deposito della XPO è gia stato svuotato del 50% delle merci, e quindi i dipendenti cominciano a chiedersi quale sarà il loro compito nelle prossime settimane. ” Si vuole far passare l’acquisizione di Sma e Auchan da parte di Conad, come un salvataggio – dice Cotichelli – ma non è cosi. E le ripercussioni occupazionali ed economiche di questa operazione, potrebbero essere molto gravi. ”
Fino ad ora i tentativi di dialogo con i nuovi “datori di lavoro” sono andati a vuoto, con Conad che al recente incontro a Roma tra le parti coinvolte, ha inviato dei legali.. Ed anche lo sciopero recente non ha prodotto risultati. “Ci auguriamo che al prossimo confronto convocato al Mise per il 30 ottobre – spiega ancora il rappresentante sindacale – ci siano dei passi avanti e ci spieghino soprattutto cosa vogliono fare di Osimo e delle altre sedi nella provincia. Ma le prospettive non sono positive, e i lavoratori sono molto preoccupati.”
Potrebbe arrivare la comunicazione ufficiale dell’ennessima mazzata sul fronte del lavoro, nella nostra regione ? Ad oggi pochi lo sanno, ma di certo c’è poco che faccia pensare ad un rilancio dei siti interessati. E secondo Cotichelli, sta procedendo molto a rilento anche il passaggio dei negozi presenti sul territorio , al nuovo Gruppo : non più di 6-7 fino ad ora. Il timore è che la nuova proprietà voglia gestire la rete distributiva con i due depositi di Forlì, a nord e Monsampolo del Tronto (Ascoli) a sud, tagliando via le strutture centrali delle Marche. Da Conad nessun commento ufficiale. Alle 17 negli uffici di Monsampolo e Bologna non c’è più nessuno : “Richiamate lunedi..”.