Conferenza islamica Fabriano: Lega Nord attacca giunta grillina, ignora disoccupati ma pensa moschee

 

 

Ancona 15 gennaio – “A Fabriano chiudono le imprese e si aprono moschee camuffate da centri islamici. È un grave paradosso targato Movimento 5 stelle: scappano i fabrianesi e si attirano invece extracomunitari musulmani”. Lo afferma il Senatore Paolo Arrigoni, Commissario Nazionale per la Lega nelle Marche, commentando la notizia del patrocinio da parte dell’Amministrazione comunale di Fabriano (Ancona)- guidata dal giugno 2017 dal grillino Gabriele Santarelli, della conferenza “per il dialogo e la conoscenza tra civiltà”, prevista per il 4 febbraio 2018 all’Hotel Janus, alla quale sono state invitate soltanto associazioni legate al mondo arabo-islamico. “Il sindaco Santarelli e la sua giunta da poco insediata – sostiene Arrigoni- stanno già mostrando il loro vero volto e invece di servire le comunità islamiche dovrebbero preoccuparsi dei problemi di sicurezza della città che non governano e soprattutto dei 6mila disoccupati vittime della profonda crisi economica che sta drammaticamente colpendo uno dei distretti industriali più importanti della carta e degli elettrodomestici”. Secondo il senatore della Lega Nord,   sarebbero ad oggi “  800 i nuovi posti di lavoro a rischio per le vertenze aperte tra le parti sociali e le principali aziende che operano sul territorio. La Lega si è già attivata per presentare in Consiglio Regionale delle Marche due mozioni per creare nel fabrianese una zona franca con tassazione minima per le pmi e per sostenere i livelli occupazionali. Non sorprende invece che il Movimento 5 Stelle – prosegue Arrigoni- e il suo sindaco siano completamente assenti sulla questione, occupati come sono a inaugurare nuove moschee spacciate come “centri culturali” e a presiedere conferenze per le associazioni islamiche. Non dimentichiamoci inoltre – conclude il Commissario delle Lega – che l’Islam non ha mai sottoscritto intese con lo Stato Italiano né conosciamo i loro  statuti come previsto dalla Costituzione. Oltretutto la Provincia di Ancona è stata interessata in passato dalla presenza di elementi radicali poi arrestati ed espulsi, ed è molto grave che in un periodo in cui  la sicurezza nazionale è minacciata dal terrorismo di matrice islamica si diano queste concessioni senza che ci sia trasparenza sulle fonti di finanziamento e soprattutto ignorando la contrarietà dei propri cittadini”.

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