Il robot che distrugge le infezioni ospedaliere arriva nelle Marche

Ancona 12 novembre.- Un robot a guida autonoma capace di ridurre drasticamente le infezioni negli ospedali, distruggendo i batteri, anche i più resistenti, ed impedendone la riproduzione. L’innovativo sistema tecnologico di disinfezione si chiama UVD Robot e dalla Danimarca, dov’è stato progettato e certificato, è approdato per la prima volta in italia.

Arrivato in questi giorni ad Ancona, il rivoluzionario robot in grado di garantire una percentuale di disinfezione del 99,99% attraverso l’emissione di luce UV –C e di interagire con il personale addetto utilizzando indicazioni vocali, verrà presentato nelle  aziende sanitarie delle Marche e delle regioni limitrofe, interessate a toccare con mano i risultati  di questo macchinario.

“Sono  orgoglioso di portare nelle Marche questa novità assoluta nel settore della disinfezione – afferma Francesco Castellana, titolare di Activa, l’azienda che ospita il dispositivo-  la cui efficacia supera di gran lunga quella di apparecchiature con funzioni analoghe, come dimostra la scelta di numerose di strutture sanitarie statunitensi di sostituire i sistemi attualmente in dotazione con UVD Robot. Le infezioni ospedaliere rappresentano un problema complesso e sono sempre più spesso causa di decesso – aggiunge Castellana. Con questo robot di ultima generazione tutti possono sentirsi al sicuro nelle stanze disinfettate: pazienti, visitatori e personale. ”.

Un robot intelligente, frutto di un lungo studio da parte della ditta danese Blu Ocean Robotics, in grado di aprire da solo le porte automatizzate dell’ospedale e di prendere l’ascensore tramite wi – fi. Ad illustrarne le caratteristiche Luca Broglia, tecnico della Nanutech, ad Ancona per la presentazione dell’innovativo modello nelle strutture sanitarie.

“Il robot – spiega Broglia – strutturato su tre livelli presenta la forma di una torre ed è provvisto di otto lampade UV- C a luce continua a 360 gradi. Sicuro, affidabile e in grado di eliminare l’errore umano, il macchinario riesce a distruggere il Dna dei materiali organici –  spore batteriche, virus e fungine – agendo in particolare contro il clostridium difficile, le infezioni da MRSA, da VRE e da norovirus, neutralizzandone la riproduzione”.

Progettato come attività complementare alla pulizia manuale, il robot è dotato di sensori laser e due telecamere 3D, si muove e si posiziona autonomamente nell’ambiente precedentemente mappato. Viene attivato tramite tablet in dotazione o smartphone dal personale qualificato.

Comments are closed.