Giovedì 25 gennaio, a due anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, Amnesty International si mobiliterà in tutta Italia per continuare a chiedere verità per il ricercatore italiano sequestrato, torturato ed ucciso in Egitto. Ad Ancona l’appuntamento è in piazza Roma alle ore 18.45, grazie all’organizzazione del gruppo locale di Amnesty in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e l’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (Adi).
Interverranno Paolo Pignocchi, vicepresidente di Amnesty Italia, e Roberto Pierdicca, coordinatore di Adi Ancona. Alle 19.41, l’ora del 25 gennaio di due anni fa in cui Giulio venne visto per l’ultima volta, si accenderanno in contemporanea in tutta Italia migliaia di candele nell’ambito di iniziative organizzate in oltre 80 città. Per l’occasione verranno accese le luci della facciata del Rettorato, che da tempo espone lo striscione “Verità per Giulio Regeni”.
“Il 25 gennaio 2016 il nome di Giulio Regeni si aggiungeva a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata – dice Amnesty. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, il nome del ricercatore italiano si aggiungeva al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto. Sono trascorsi due anni e ancora le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, di chi ha eseguito, di chi ha coperto e ancora copre il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni.” Commenta Paola Pignocchi : “Questa mobilitazione coinvolge tante città tra cui, nelle Marche, Ancona, Senigallia, Pesaro, Porto Recanati, Matelica e Camerino e dimostra quanto sia importante che Giulio non diventi un ricordo ma che ‘continui a fare cose’, come ci ha detto spesso la mamma Paola. La vicenda di Giulio è la stessa di tante vittime di tortura in Egitto e nel mondo. La sua storia e la pressione dell’opinione pubblica devono costringere l’Egitto ad ammettere l’uso sistematico della tortura. E l’Italia deve continuare a chiedere la verità con forza”.