Ancona 11 dicembre.- Bene la nautica , i macchinari e l’agroalimentare. Male le calzature e il mobile, che sono poi i due comparti più diffusi sul territorio regionale. E’ quanto emerge dai dati Istat sull’export marchigiano nei primi nove mesi di quest’anno. Complessivamente le esportazioni sono cresciute del 3,9% , mettendo a segno un risultato migliore di quello nazionale (+2,5%) ma inferiore a quello delle regioni centrali (+15,2%) trainato dai brillanti risultati di Lazio e Toscana.
“La performance della regione – sottolinea Confindustria – è ancora fortemente influenzata dal sensibile aumento del comparto della nautica, passato dai 54 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018 ai 410 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019. Al netto della variazione del settore nautico il valore delle esportazioni delle Marche risulterebbe in leggera contrazione (-0,3%).”
Il peso dell’export delle Marche sul totale nazionale è cresciuto passando dal 2,5% al 2,6% rispetto ai primi nove mesi del 2018.
In crescita sono risultate sia le vendite verso i Paesi Ue (+4,7%) sia quelle verso i Paesi extra Ue (+2,6%).
Per quanto riguarda i settori di specializzazione dell’export regionale, risultano in incremento macchinari ed apparecchi (+5,2%), articoli farmaceutici (+16%), prodotti alimentari e bevande (+6,1%), articoli in gomma e materie plastiche (+1,5%), legno e prodotti in legno (+7,2%).
In forte flessione invece, le vendite all’estero di articoli in pelle e calzature (-7,9%), metalli di base e prodotti in metallo (-0,4%), apparecchi elettrici (-8%), mobili (-6,3%), articoli di abbigliamento (-13,9%), carta e prodotti in carta (-1%), computer, apparecchi elettronici e ottici (-3,7%), prodotti chimici (-1,4%), prodotti petroliferi raffinati (-32,9%), autoveicoli (-2,7%), prodotti tessili (-5,1%).
Scendendo a livello provinciale spicca la performance di Pesaro Urbino che ha registrato un incremento delle esportazioni dell’11,7%, influenzato dal brillante risultato della nautica.