Tasse record, +Europa propone di unificare Ires e Irap

Ancona 15 dicembre.-Burocrazia, tassazione gravosa, difficoltà nell’export e nell’accesso al credito, in un contesto critico che nelle Marche ha visto chiudere 7mila aziende artigiane negli ultimi 10 anni. Queste le principali preoccupazioni sul settore emerse dall’incontro promosso da +Europa Marche e svoltosi ieri, sabato 14 dicembre ad Ancona, al Gran Hotel Passetto. Hanno partecipato il vicesegretario nazionale di +Europa, Piercamillo Falasca, il coordinatore regionale Mattia Morbidoni e Renzo Perticaroli della Uil; erano presenti esponenti del mondo del commercio e dell’artigianato e i referenti regionali di Azione e Verdi, con cui +Europa sta costruendo una piattaforma comune in vista delle elezioni regionali.

Falasca ha presentato una proposta che +Europa sta elaborando a livello nazionale: “Proponiamo l’unificazione in una sola tassa di Ires e Irap, per rendere più agevole la vita ai piccoli contribuenti e per ridurre il carico fiscale complessivo. In Italia non si pagano solo troppe tasse, ma è anche difficile pagarle: è assurdo. In generale – ha concluso Falasca – bisogna superare l’abbaglio della flat tax proposta dalla Lega, in favore di una vera semplificazione fiscale per tutti: già nella legge di bilancio in discussione in Parlamento abbiamo proposto la riduzione della prima aliquota Irpef dal 23 al 20%, finanziando la misura con la legalizzazione della cannabis”.

Per le Marche, la sfida è saper cogliere l’opportunità dei mercati esteri: “Oggi la nostra regione – è convinto Morbidoni – ha l’opportunità di superare la fase più critica della crisi degli anni passati, attraverso un rilancio degli investimenti e della capacità dei nostri piccoli e grandi produttori di agganciare il mercato mondiale. Occorre un piano strategico regionale per l’export”.

Le Marche sono la regione proporzionalmente più artigiana d’Italia, ha ricordato Perticaroli della Uil; un settore che conta oggi 14mila imprese e 40mila lavoratori e che è in sofferenza,  con 7mila imprese perse negli ultimi 10 anni. Per Perticaroli tra le cause di questa debolezza c’è anche la mancanza di una formazione mirata e la difficoltà nell’accesso al credito; è necessario sburocratizzare, valorizzare la qualità delle produzioni e soprattutto serve che la politica abbia una visione strategica precisa. L’incontro si è chiuso con un commosso ricordo del giornalista Antonio Megalizzi, a un anno dalla morte per un attentato terroristico a Strasburgo.

 

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