Macerata 23 gennaio.- Continuava a ritirare mensilmente ben tre pensioni della madre 83enne, che però era morta già nel 2013. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Macerata, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. Protagonista una donna di mezza età di un comune dell’entroterra maceratese, che chissà per quanto tempo sarebbe andata avanti con questa azione se nessuno se ne fosse accorto. Ma lo ha potuto fare anche per un ritardo burocratico che l’ha favorita: l’atto di morte dell’anziana madre era stato regolarmente registrato dal Comune, ma la relativa comunicazione era giunta al Ministero dell’Interno solo nel settembre 2018. Almeno così riferisciono le Fiamme gialle. Solo allora sono scattate le indagini. Che hanno appurato che la donna ha continuato a percepire dall’Inps, come se nulla fosse accaduto, la pensione di vecchiaia, quella di reversibilità e quella di accompagnamento. Accertati i fatti, le autorità gli hanno spedito un decreto di sequestro preventivo di 107 mila euro. Finanza e Ministero a parte, c’è comunque da chiedersi: possibile che nessuno nel suo paese o trai suoi conoscenti non sapeva della situazione ?