Pesaro 18 febbraio.- Giacomo Rossi, membro del “Coordinamento civico Marche” e consigliere del Comune di Apecchio (Pesaro Urbino) nonchè produttore di birra artigianale, interviene sulla proposta di legge regionale“Promozione e valorizzazione della birra artigianale ed agricola nella Regione Marche” approvata oggi. “Sia da consigliere che da produttore di birra – afferma Rossi- resto allibito per come la proposta di legge regionale rappresenti il nulla assoluto. Quella che la Regione intende chiamare “legge” sono di fatto solo 8 articoli che ripetono ed affermano leggi nazionali già vigenti con una previsione di fondi ridicola pari a 30.000 euro, meno della consulenza del web guru di Ceriscioli. In sostanza ed in pratica questa proposta di “legge” non cambia di fatto nulla e non migliora niente di così importante, visto tra l’altro che gli argomenti e le discipline riguardanti il settore brassicolo sono normate da leggi nazionali inderogabili dalla Regione”.
Per il produttore siamo in presenza solo di ” una sterile propaganda pre elettorale. La Regione piuttosto- aggiunge- dovrebbe piuttosto pressare il governo per modificare e migliorare alcune leggi nazionali riguardanti la birra o potrebbe fare in modo, cosa semplice che la birra artigianale marchigiana sia inserita nella paniere di prodotti (come lo è già per olio e vino) da doversi tenere all’interno degli agriturismi marchigiani. Inoltre l’ente dovrebbe seguire i progetti già avviati come quelli delle “Strade della Birra” che fin ora sono servite solo a finanziare chi fa progetti e deplian, senza un reale riscontro nel territorio e tra i birrifici a fronte dei soldi spesi”.