Ascoli Piceno 3 marzo.- “Definire rapidamente un piano d’azione straordinario, un pacchetto di misure per imprimere una scossa all’economia che è in sofferenza da troppo tempo, costituire una task force presso la Presidenza del Consiglio per monitorare l’andamento delle attività economiche e poter calibrare strumenti per fronteggiare gli effetti negativi dell’emergenza provocata dal Coronavirus.”
È quanto ha proposto Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, nel corso dell’incontro promosso dal Segretario del PD, Nicola Zingaretti, con le parti sociali, alla presenza degli esponenti del Governo Gualtieri, Franceschini, Misiani e del vice Segretario del Pd Orlando.
In questa fase molto delicata è necessario, secondo Cna “trasmettere fiducia, favorire una informazione corretta. Non seminare panico. Va assolutamente garantita la circolazione delle merci e degli automezzi per assicurare continuità nei rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese. Contrastare blocchi alle frontiere e nell’import-export e preservare l’immagine dell’Italia ”.
La Confederazione apprezza la tempestività mostrata dal Governo nell’affrontare l’emergenza e il coinvolgimento delle organizzazioni imprenditoriali nella definizione di un primo pacchetto di provvedimenti per contrastare le pesanti ricadute sul tessuto produttivo.
Il segretario generale della Cna ha osservato che “viviamo una fase straordinaria che richiede risposte non convenzionali” sottolineando l’urgenza di mettere a punto politiche e strumenti per rispondere all’emergenza e al tempo stesso per ridare una prospettiva di rilancio del Paese.
L’emergenza epidemiologica sta generando effetti molto negativi su interi settori e filiere su scala nazionale ed internazionale che richiedono immediate misure di sostegno e di ristoro dei danni. In particolare “registriamo un blocco pressoché totale nel settore del trasporto persone, – ha sottolineato Silvestrini – gravi difficoltà nel trasporto merci, blocco nel turismo e paralisi nella moda, nella somministrazione di alimenti e nei servizi legati al benessere della persona. Chiediamo l’estensione delle misure sospensive a tutte le imprese del settore”.
Inoltre occorrono interventi strutturali per dare una prospettiva all’economica che è attanagliata una soffocante stagnazione. In dettaglio, per Cna è necessario procedere a disboscare la giungla burocratica che rallenta e ostacola lo svolgimento dell’attività di impresa partendo dalla cancellazione dell’art. 4 del Decreto fiscale sulla responsabilità solidale dei committenti sulle ritenute fiscali di dipendenti delle imprese appaltartici e subappaltatrici.
In questa direzione Cna ha proposto la trasformazione delle detrazioni riconosciute per lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica in titoli di credito cedibili alle banche superando e cancellano lo sconto in fattura prevista dall’art 10 del decreto crescita. La cessione alle banche sarebbe in grado di generare lavori aggiuntivi per 5 miliardi di euro annui con un incremento di circa 30mila posti di lavoro nel settore dell’edilizia e degli impianti.
Fondamentale l’intervento per garantire l’erogazione di credito alle imprese. Si deve ripristinare la lettera R della riforma Bassanini, ovvero la possibilità per le Regioni di limitare l’accesso al Fondo di Garanzia ai soli Confidi che supportano le piccole imprese nel rapporto con le banche, che approcciano in condizioni di oggettiva minorità. Infine, per Cna è urgente ripristinare il superammortamento al 150% per l’acquisto dei beni immateriali e materiali compresi i mezzi di trasporto e sospendere l’utilizzo degli Isa per il 2020 in considerazione dell’impatto dei prevedibili effetti negativi che la crisi avrà sui bilanci delle imprese.