Chiusura attività, Cna chiede 48 ore per gli adempimenti

Ancona 23 marzo.- “Sospendere in modo ordinato attività non essenziali e garantire le imprese che stanno riconvertendo per produrre mascherine.”  Per  questo la Cna  Marche chiede 48 ore di tempo  per consentire alle aziende di porre in essere tutte gli interventi indispensabili alla chiusura degli impianti, alla gestione del personale e dei clienti e fornitori e per evadere gli ordini.

Per la salvaguardia della salute dei cittadini devono essere adottate tutte le misure necessarie e CNA condivide l’esigenza di sospendere qualsiasi attività che non rientra nella fornitura di beni e servizi essenziali per la comunità.Tuttavia la Confederazione artigiana ha presentato al Governo alcune osservazioni sull’operatività del provvedimento per favorire la sospensione ordinata e la massima chiarezza sulle attività essenziali. In particolare l’entrata in vigore della sospensione delle attività deve prevedere necessariamente una gradualità temporale, almeno 48 ore.

Inoltre per Cna, ” l’individuazione delle attività e dei servizi essenziali non può essere rimessa alla mera elencazione dei codici ATECO, in quanto risulterebbe incompleta e foriera di numerosi dubbi interpretativi.  Al riguardo è necessario garantire continuità operativa a tutte quelle attività manutentive, legate a cicli produttivi e non, finalizzate a mantenere efficienti e in buono stato i macchinari e gli impianti in modo da non pregiudicare la capacità dell’impresa quando terminerà l’emergenza. Occorre inoltre consentire l’operatività a quelle imprese che si stanno riconvertendo per la produzione di mascherine e dispositivi per la salute e oggi sprovviste di codice ATECO.”

Infine per l’organizzazione degli artigiani “le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, unitamente alle società di loro emanazione – promosse o partecipate – vanno ricomprese tra le attività e i servizi essenziali. È fondamentale garantire il ruolo della rappresentanza che, attraverso l’attività sindacale e l’erogazione di servizi, costituisce un prezioso elemento di raccordo tra il decisore politico e il tessuto produttivo, oltre a fornire informazioni utili alla corretta formazione del processo decisionale e garantire l’erogazione di servizi quali l’elaborazione delle buste paga e la sottoscrizione degli accordi sindacali, come nel caso dell’attivazione degli strumenti di sostegno al reddito.”

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