Ascoli Piceno 30 marzo.- “Inadeguata e insufficiente la procedura per l’indennità agli autonomi. Chi ha subito più danni rischia l’esclusione”. Lo afferma la Cna di Ascoli Piceno, in riferimento al buons di 600 euro per partite Iva e liberi professionisti, previsto nel decreto CuraItalia.
Secondo l’associazione, “la disposizione del Governo rischia di provocare gravi disparità, con la soluzione prospettata dall’Inps per inoltrare la richiesta per l’indennità . L’istituto di previdenza ha reso noto che l’indennità potrà essere richiesta attraverso il parziale utilizzo del Pin personale, che comunque occorrerà richiedere da parte di ogni singolo interessato con una procedura apparentemente semplice.”
Insomma un vero pasticcio burocratico che secondo Cna “costringe ogni singolo interessato a interagire con sistemi tecnologici spesso posizionati nell’azienda che magari ha l’attività sospesa, si trova in una zona non coperta dalla banda larga e non nello stesso comune. Sistemi con i quali può avere qualche difficoltà di interazione, insomma complicazione e burocrazia in un momento in cui invece la semplificazione e la rapidità dovrebbero rappresentare i tratti distintivi di qualsiasi procedura amministrativa.”
Il timore dell’associazione degli artigiani e di tutti i lavoratori autonomi e i collaboratori che potrebbero beneficiare del sussidio, è anche che la notevole quantità delle richieste potrebbe provocare blocchi e rallentamenti nell’accesso al sito internet dell’Inps stessa.
“Gli imprenditori hanno bisogno di sentire la vicinanza dello Stato e non la sordità di una burocrazia autoreferenziale e tecnocratica”, dichiara Cna. Che propone soluzioni diverse e più pratiche, come quella dell’invio massivo attraverso gli enti di Patronato delle istanze per avere il bonus.