Ascoli Piceno 30 marzo.-Il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli fa aveva annunciato due settimane fa l’avvio di una campagna di tamponi a tappeto a partire dalla provincia di Ascoli. Una decisione che doveva interessare principalmente i territori colpiti in misura minore dell’epidemia ma, proprio per questo, potenzialmente più vulnerabile. Ma proprio nel Piceno, il numero dei tamponi realmente effettuato rimane limitato ( un migliaio in una settimana), anche perchè mancano i reagenti per fare i test sulle persone più a rischio, ad iniziare dagli operatori sanitari. Da qui la proposta dell’ex sindaco di Ascoli, e dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Castelli, di far svolgere il programma anche ai laboratori privati.
“Già la delibera di Giunta Regionale n.345 dello scorso 16 marzo – dice Castelli – aveva contemplato questa possibilità e risulta che esistano nella nostra provincia laboratori convenzionati in grado di poter coadiuvare quelli ospedalieri. Ora non c’è più tempo da perdere, anche per non compromettere il fragile equilibrio del nostro territorio: i tamponi , uniti all’isolamento domiciliare sono le uniche armi che abbiamo per prevenire l’esplosione del virus.” Da notare che ad oggi, secondo il Gores (Gruppo di emergenza sanitaria regionale) nell’Ascolano i casi di positività al Covid19 risultano essere 197. Ma per altri enti locali non superano invece i 149. Una disparità che testimonia anche della poca chiarezza che esiste anche solo nel fotografare la situazione reale del fenomeno coronavirus sul territorio.