Ascoli Piceno 6 aprile.- ” Le strutture sanitarie private delle Marche hanno messo a disposizione 681 posti letto per affrontare l’emergenza coronavirus”. Lo ha detto questo pomeriggio il Presidente della Regione Luca Ceriscioli, intervenendo in via telematica alla seduta del consiglio regionale. Ceriscioli, facendo un quadro della situazione ha ricordato che i 110 respiratori arrivati nella nostra regione sono stati tutti utilizzati per le necessità dei pazienti più gravi. “Ne avevamo chiesti degli altri – ha detto il Presidente – ma siccome le cose sono andate migliorando, il calo della domanda di assistenza in terapia intensiva non li ha resi necessari”. Oggi i malati Covid19 nei reparti di intensiva sono 140. Mancano però i camici per tutti gli operatori sanitari, le mascherine e i dispositivi di protezione per tutto il personale al lavoro nelle strutture. “Abbiamo fatto il possibile in una situazione di emergenza e di carenza di materiali e di risorse ” – ha spiegato Ceriscioli.
Quanto ai tamponi, sono state seguite due fasi : prima le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità ( casi sospetti, positivi o sintomatici), poi l’ampliamento verso soggetti esterni, quarantenati, dipendenti ed altri. Ci sarà ,secondo Ceriscioli anche una fase 3 con uno screening più grande sul territorio anche con i test sierologici ( a Torrette di Ancona e a Marche Nord a Pesaro). Il problema con i reagenti che fanno funzionare le macchine ? “L’azienda incaricata non ci ha fornito quelli che avevamo richiesto. Per questo non abbiamo potuto fare 2 mila tamponi al giorno”. Solo due laboratori privati poi, hanno i reagenti per svolgere l’esame.