Marche, operative 17 squadre per l’assistenza domiciliare

Ancona 7 aprile.-Sono attive sul territorio marchigiano 17 Unità speciali per la continuità assistenziale (USCA), che effettuano i controlli domiciliari dei malati o sospetti contagiati di Covid-19.
Le squadre, composte da due medici e operative ogni giorno dalle 8 alle 20, vengono attivate dagli operatori di medicina generale, dai pediatri di libera scelta o dalla guardia medica e non dai singoli cittadini, che devono continuare a rivolgersi a questi ultimi in caso di necessità, o chiamare il 118 in caso di condizioni particolarmente critiche proprie o dei propri familiari.

Le Unità speciali hanno lo scopo di prendersi carico dei pazienti sintomatici o sospetti che non richiedono ricovero ospedaliero ma che hanno necessità di essere monitorati, e dovranno effettuare anche tamponi domiciliari dei pazienti sintomatici.
“Con l’evolversi della situazione, la macchina organizzativa sanitaria integra le soluzioni operative più appropriate – spiega il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli – e in questo senso l’attività delle Usca è fondamentale in quanto ci consente, in questa fase, di ottimizzare i nostri interventi, restituendo anche sicurezza e serenità ai pazienti che possono essere seguiti a casa, ma che hanno bisogno di essere monitorati e supportati dalle squadre sanitarie. Dal punto di vista dei tamponi, questa soluzione, integrata con la modalità drive through e con i test sierologici, in partenza in questi giorni ci consente di essere più incisivi nei prelievi, sempre compatibilmente con la disponibilità dei reagenti”.

Le Aree Vaste dell’Asur e i distretti stanno lavorando per aumentare il numero di squadre da attivare sul territorio. Con le USCA la Regione segue l’indirizzo già svolto con successo da altre zone colpite dal coronavirus come l’Emilia, e in particolare il comune di Piacenza.

 

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