Ancona 23 aprile.-L’Azienda Ospedaliera degli Ospedali Riuniti di Ancona ha escluso le associazioni di volontariato dal trasporto in ambulanza. La decisione ha scatenato la vivace protesta dell’Anpas, che afferma che con tale decisione “non si rispetta la legge regionale vigente nelle Marche, n. 36 del 98 all’art. 10 bis -Gestione del trasporto sanitario.”
Tutto questo accade dopo che per 2 mesi i 6 mila volontari delle 44 assistenze attive sul territorio, hanno lavorato costantemente ed in prima linea nell’emergenza sanitaria.
“Sia nella normativa regionale, adeguata alle normative comunitarie europee – dice Andre Sbaffo, presidente di Anpas Marche – che nel recente Decreto 117/2017 Codice del Terzo Settore, viene confermata la volontà politica di non dare in pasto al mercato servizi così particolari ed essenziali quali sono il trasporto di ammalati proprio per salvaguardarne le peculiarità. Si tratta di servizi che necessitano di apporti molto qualificati, nonché della dinamicità necessaria per adattarsi alle diverse situazioni contingenti . L’Azienda degli Ospedali Riuniti di Ancona – aggiunge – invece di rispettare la normativa regionale e comunitaria, ha assoggettato l’affidamento del trasporto prevalentemente sanitario al Codice degli Appalti, in totale difformità dalla L.R. 36/1998, e disattendendo i regolamenti attuativi contenuti nelle Delibere di Giunta Regionale.”
Per l’Anpas, in un momento così delicato di emergenza sanitaria dove la professionalità è indispensabile, “cambiare standard qualitativi ed organizzativi potrebbe comportare dei gravi ed inutili rischi”. Da qui la scelta di fare ricorso per chiedere l’annullamento della gara in questione.