Ancona 1 maggio.- “Occorre far riaprire subito gli agriturismi marchigiani spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza.”
È quanto chiede Coldiretti Marche in occasione della Festa dei Lavoratori, tradizionalmente dedicata alle gite fuoriporta in campagna, in riferimento all’inizio della Fase 2 del 4 maggio con gli alberghi già aperti.
“Nel rispetto delle misure di precauzione, ci sono – sottolinea Coldiretti Marche – tutte le condizioni per riaprire le strutture agrituristiche che per effetto della chiusura forzata hanno già subito danni incalcolabili senza i classici ponti di primavera per il lockdown iniziato da due mesi per fermare la pandemia da coronavirus. Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e anche per questo le strutture agrituristiche devono poter ripartire subito, aprendo i cancelli della cascine, percorsi naturalistici, visite agli animali con la pet therapy e spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy.”
Con lo stop alle tradizionali gite con picnic nel verde del Primo Maggio, quest’anno per iniziativa degli agricoltori di Campagna Amica molte realtà si sono attrezzate per consegnare a domicilio menu completi, grigliate e la tradizionale accoppiata fava-pecorino da consumare nel salotto, nei terrazzi o in giardino.
“Il conto resta tuttavia salato per le mancate scampagnate di primavera – continua Coldiretti Marche – che colpiscono il sistema agrituristico in grande difficoltà dopo settimane di chiusura. A pesare sono state anche le cancellazioni forzate delle cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni, matrimoni) che si svolgono tradizionalmente in questo periodo dell’anno. In primavera si concentrano anche tutte le attività di fattoria didattica che molti agriturismi svolgono per dare la possibilità ai ragazzi di stare all’aria aperta in collaborazione con le scuole, ora chiuse.”