Confindustria non firma protocollo Covid, per i sindacati “è incomprensibile”

Ancona 15 maggio.- “Oggi insieme a Regione, Anci ed alcune associazioni datoriali abbiamo sottoscritto un Protocollo importante che costituisce un passaggio significativo nella gestione dell’emergenza Covid-19, perché avvia un percorso avanzato di collaborazione tra Istituzioni e Parti sociali necessario al rilancio delle attività produttive, nel segno della salute e sicurezza dei lavoratori. Per questo, siamo sconcertati dall’atteggiamento incomprensibile di Confindustria”. E’ quanto dichiarano in una nota Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti, Segretari Generali di CGIL CISL UIL Marche.

“Non è  accettabile l’atteggiamento irrispettoso verso gli altri interlocutori – sostengono i rappresentanti sindacali- che emerge nelle dichiarazione del Presidente degli industriali marchigiani Claudio Schiavoni , il quale ha presentato il merito del Protocollo in modo scorretto e strumentale, inventandosi  una “criminalizzazione“ delle imprese per apparire unico vero difensore dei loro interessi e attribuendosi un potere di rappresentanza fuori misura”.

I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil chiedono a Schiavoni di “ capire quali sarebbero i punti del Protocollo regionale  non coerenti con lo spirito delle disposizioni previste a livello nazionale visto che la sua finalità è proprio quella di favorire e promuovere la piena applicazione del Protocollo nazionale. Abbiamo il timore che con il suo atteggiamento Confindustria sottraendosi ad un confronto , non intendono rispettare pienamente le regole creando dumping sociale” –  aggiungono Barbaresi, Rossi e Fioretti.  La polemica tra le parti è destinata a prolungarsi.

 

 

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