Ancona 19 maggio.- Paragoghè è un termine greco che oggi potremmo tradurre come “sviamento”. Una parola antica scelta per rappresentare alcuni gravi accadimenti italiani avvenuti fra il 1980 e il 1994.
Paragoghè è anche il titolo dello spettacolo teatrale (produzione di Marche Teatro, regia di Marco Baliani) rappresentato all’interno del Tribunale di Ancona la sera del 23 maggio 2019 , anniversario della strage di Capaci. Nella corte di un Tribunale, per la prima volta in Italia, è stato allestito uno spazio scenico con una platea di circa 300 posti. A un anno di distanza il film (regia di Angelo Loy) che documenta quell’evento, verrà trasmesso da RAI5, proprio nella serata di sabato 23 maggio.
Così le parole del Presidente del Tribunale di Ancona Giovanni Spinosa “il film ricorda la sfida di chi ha voluto denunciare, all’interno di un Palazzo di Giustizia, i tragici errori, con cui, proprio in analoghi palazzi, veniva negato al popolo italiano il diritto alla sua storia”.
Velia Papa direttore di Marche Teatro dichiara: “Con Angelo Loy e Marco Baliani abbiamo pensato di riprendere lo spettacolo, dall’inizio delle prove fino all’emozionante debutto, per realizzare un documento che potesse testimoniare l’eccezionale evento teatrale allestito all’interno del Tribunale di Ancona in occasione di un anniversario così importante come i 25 anni dalla strage di Capaci. L’interessamento di Rai5 e la messa in onda proprio il 23 maggio 2020, ci fa molto piacere perché testimonia la piena riuscita del progetto.”
Dalle note di Marco Baliani: “(…) Paragoghè è uno spettacolo teatrale sul tema del Depistaggio di cui ora grazie al lavoro di “documentazione creativa” condotto da Angelo Loy e dal suo staff, se ne potrà intuire la forza e la complessità. È uno spettacolo corale, agito per quadri, come un grande arazzo del nostro passato prossimo, composto di tante “voci” che lasciano depositare domande. Inquietanti. Dove accanto alla tragedia dei misfatti compiuti vigila sempre una ostinata civica speranza di riscatto, nonostante tutti i tentativi di spostare il paese verso una destra golpista, prima, massonica poi, sovranista ora, il paese ancora regge, la costituzione, sempre ferita, è ancora qui, sempre riesce a rialzarsi e a sventolare, magari zoppicante, il proprio vessillo.”
foto di Francesco Marini