Sede Saipem di Fano a rischio chiusura ( 1000 posti). Camilla Fabbri(Pd) incontra lavoratori

Fano 27 febbraio.- “La sede Saipem di Fano è una realtà economica fondamentale per il territorio, con i suoi mille dipendenti cui si aggiungono duemila lavoratori dell’indotto.Per questo io in questi anni, mi sono impegnata per il mantenimento dello stabilimento e dei suoi livelli occupazionali, in sinergia con il vicepresidente del Consiglio regionale Renato Claudio Minardi. Un impegno che ha visto dunque la collaborazione con tutti i livelli istituzionali, condotta con responsabilità, spesso silenziosamente”. Così Camilla Fabbri, candidata Pd alla Camera nel collegio uninominale di Fano, al termine dell’incontro organizzato presso il Tag Hotel con una delegazione di lavoratori della Saipem di Fano. Spiega Fabbri: “Ho portato all’attenzione della Commissione Industria, di cui sono stata componente, il profilarsi del rischio di un suo pesante ridimensionamento. Oltre a diverse audizioni in Senato, ho avuto un confronto diretto con il Ministero dello Sviluppo Economico e mi sono recata anche a Milano ad incontrare il management nazionale dell’azienda. Stavamo attraversando – continua- una delicata congiuntura: svalutazione del petrolio e passaggio delle azioni Eni alla Cassa Depositi e Prestiti. Ed io ho subito compreso l’importanza della questione perché ben conoscevo la centralità rivestita dallo stabilimento nel tessuto sociale e produttivo locale. A Fano si concentrano – infatti – prosegue la Fabbri – professionalità altamente qualificate, eccellenza nell’eccellenza, che la stessa Saipem ha riconosciuto come tali. Dunque una risorsa irrinunciabile per un’azienda leader nella realizzazione di infrastrutture riguardanti le attività estrattive e non solo. In futuro – conclude la candidata Pd – continuerò a seguire l’attività di questo insostituibile presidio economico e occupazionale del nostro territorio, non solo perché sia mantenuto ma perché possa essere oggetto di una politica di rilancio”.

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