Ascoli Piceno 26 giugno. – Stavolta l’Ascoli non meritava di perdere. Lo ‘spareggio’ salvezza questa sera a Venezia è stato deciso da pochi episodi, e soprattutto da molta sfortuna per i bianconeri allenati adesso da Dionigi. Due pali hanno impedito ai marchigiani almeno di arrivare al pareggio, oltre a qualche errore di troppo in fase offensiva. La squadra ascolana aveva iniziato molto bene la gara, con una determinazione e una velocità che non si erano mai viste nelle ultime partite. Con ciò mettendo spesso in difficoltà i padroni di casa veneti, che subivano la pressione bianconera. Purtroppo uno svarione difensivo permetteva al Venezia di andare per primo in vantaggio, con un colpo di testa dopo un rimpallo in area .
Ma l’Ascoli si riprendeva presto e poi andava in gol con Scamacca ( nella foto), servito da un bel cross in area avversaria fornito da Ninkovic. Poi però, era lo stesso Ninkovic a mangiarsi una rete fatta, e che avrebbe permesso ai bianconeri di sorpassare i neroverdi lagunari. Su cross da destra il centrocampista serbo riceveva palla davanti la porta, ma senza neppure il portiere davanti calciava alto sopra la traversa. Nella ripresa continuava la bella prova ascolana almeno all’inizio, con puntate in avanti sempre in velocità anche se il Venezia contraccava spesso con azioni pericolose e molto rapide. Un palo impediva poi all’Ascoli di andare sul 2-1, che sarebbe stato meritato per il maggiore gioco prodotto. Tutto ciò fino a quando un fallo di mano al limite dell’area bianconera permetteva ai veneti di battere una punizione inattesa. Calciava Firenze magistralmente e portava così di nuovo in vantaggio i padroni di casa. Una vera doccia fredda per la formazione volitiva e attenta di Dionigi, che questa volta non riusciva a riprendersi dal colpo. Un altro palo quasi allo scadere suggellava la serata sfortunatissima dei bianconeri piceni, che non riuscivano a centrare il bersaglio. Non si è capita però sinceramente la scelta del nuovo tecnico di sostituire Ninkovic con il difensore Troiano, durante la ripresa, proprio quando si doveva produrre il massimo sforzo per fare il risultato. Dopo 4 minuti di recupero concessi dalla terna arbitrale, il match terminava con la vittoria del Venezia per 2-1. Nuova sconfitta per l’Ascoli che però, se giocherà così le 8 partite che restano nel campionato di serie B, può ancora sperare di risalire la china evitando l’onta della retrocessione. Da sottolineare l’ottima prova di Scamacca, ma anche quella di Sernicola.