Ancona 2 luglio.-I tagli che i passati amministratori avevano applicato alle buste paga dei lavoratori non sono legittimi e quindi Aerdorica dovrà corrispondere gli arretrati stipendiali decurtati dal 2014. È quanto ha stabilito il giudice Arianna Sbano, della sezione Lavoro del Tribunale di Ancona rispetto all’opposizione di Aerdorica sul decreto ingiuntivo presentato da tre lavoratori, assistiti dall’avvocato Matteo Catalani e iscritti alla Uil Trasporti. La società di gestione dell’aeroporto Raffaello Sanzio si è vista respingere i ricorsi e ora dovrà pagare, oltre alle spese processuali, oltre 38mila euro (totali) ai tre dipendenti. Un quarto dipendente, caso identico agli altri, ha chiesto la restituzione di circa 20mila euro ed è in attesa dell’udienza, fissata per la prossima settimana.
I tagli in questione sono quelli operati dalla gestione Belluzzi e dalla gestione Massei. Nel primo caso, datato 2014, alla decurtazione del 40% si arrivò previo accordo sindacale. Le parti tuttavia avevano previsto, tra le clausole, la nullità dell’accordo qualora la società fosse finita in una procedura concorsuale. Cosa che si è concretizzata nel 2018. Del tutto unilaterali e senza alcun confronto i successivi tagli della gestione Massei.
“Se da una parte ci si può dire molto soddisfatti, perché il tribunale di Ancona riconosce in pieno le sacrosante rivendicazioni dei dipendenti – è il commento di Giorgio Andreani, segretario Uil Trasporti Marche – dall’altra si ritiene fondamentale e non rinviabile l’apertura di un confronto con l’azienda che metta la parola fine su un passato fatto di crisi, difficoltà, tagli, stipendi in ritardo ed altro. Aerdorica ha cambiato pelle, è vero. Il nuovo socio infatti, da almeno un anno, sta cercando di rilanciare lo scalo marchigiano, Covid permettendo. Però per scrivere un nuovo capitolo, fatto di investimenti, di maggiori traffici, di collegamenti in più (e questa può essere l’occasione buona) occorre chiudere con il passato. Altrimenti i suoi fantasmi sono destinati a riaffacciarsi”.