Ancona 17 luglio.-Un nuovo approccio alla risoluzione dei problemi inerenti al rischio idrogeologico. La Regione Marche, con il supporto del Consorzio di Bonifica, ha elaborato un progetto riguardante i rischi di esondazione dei principali corsi d’acqua nei territori dell’anconetano e del maceratese nei Comuni di Castelfidardo, Falconara Marittima, Senigallia, Osimo, Morrovalle, Montecosaro.
L’iniziativa è stata presentato questa mattina in videoconferenza stampa dal Governatore, Luca Ceriscioli, insieme al presidente del Consorzio di Bonifica Claudio Netti, il sindaco di Morrovalle e, in collegamento, i sindaci dei Comuni di Falconara e Montecosaro e il vice sindaco di Senigallia.
Nel progetto una visione d’insieme dei problemi idraulici dei fiumi maggiori, ma anche dei loro affluenti, che consentirà di approntare lavori mirati e in molti casi risolutivi. Sono coinvolti il fosso Rigo in località Montecamillone a Castelfidardo, il fosso San Sebastiano, Cannettacci e Rigatta ed il Canale della Liscia in località Castelferretti a Falconara Marittima, il fiume Misa a Senigallia, i fossi Offagna, San Valentino e Rio Scaricalasino ad Osimo nel bacino del fiume Aspio, il torrente Trodica e fossi Bagnolo e Fontanelle a Morrovalle e Montecosaro, per progetti e lavori complessivi di oltre 50 milioni di euro, dei quali la metà già finanziati.
“Una grande squadra per la lotta al dissesto idrogeologico che si è impegnata con risultati per la prevenzione e la protezione del nostro territorio – ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli – Con grande attenzione abbiamo tracciato un segno sul concetto di prevenzione, l’attività fatta per curare il territorio prima che si ferisca. Oggi abbiamo raccontato nuovi manufatti, ponti, attraversamenti, dragaggi, un enorme cantiere composto da centinaia di opere che hanno impegnato la Regione e dove ognuno ha contribuito con capacità tecnica per garantire risultati”.
Non più quindi interventi a spot laddove le risorse lo consentivano, ma un piano organico di interventi già progettati, grazie alla fattiva collaborazione del Consorzio di Bonifica.
“Il Consorzio – spiega Michele Maiani, presidente dell’assemblea del Consorzio – si è voluto dotare di una struttura ad hoc composta da ingegneri, architetti, pianificatori e agronomi, oltre ai collaboratori esterni, per rispondere alla domanda della Regione relativa alla progettazione di questi interventi attesi da anni. Oggi c’è un pacchetto di progetti pronto ad essere portato a finanziamento e anche ad appalto che permetterà di recuperare il ritardo accumulato”.
Nel caso dell’assetto di progetto presentato oggi, sono ben 22 i progetti allo stato esecutivo, di cui 3 che vedono già lavori in corso e 2 già appaltati.