Gradara (Pu) 23 luglio – “Nella nostra regione ci sono intere comunità che vivono quasi esclusivamente di turismo, settore già oggi in crescita e destinato a ricoprire un ruolo sempre più rilevante nell’economia marchigiana. Farne un volano di sviluppo è la grande sfida che la Regione Marche ha davanti; una sfida che passa inevitabilmente dalla qualità dell’accoglienza che sapremo mettere in campo per rendere ricettivo il territorio, ma ancora di più dalla nostra capacità di tutelare il patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico che rende unico questo pezzo d’Italia.”
Così il candidato alla presidenza della Regione Marche Maurizio Mangialardi, intervenendo al convegno “Appennino Outdoor”, la nuova frontiera del turismo sostenibile”, svoltosi a Gradara, presso il Castello di Granarola.
“Per l’Appennino – ha affermato Mangialardi – pensiamo a progetti ad hoc volti a potenziare quanto già realizzato negli ultimi anni, al fine di sostenerne la rinascita attraverso la crescita del turismo sostenibile e responsabile, che mira a intercettare segmenti diversi, ovvero persone attratte dalla bellezza dei nostri luoghi, curiosi di scoprire la nostra cultura, le nostre tradizioni, i nostri sapori, ma anche desiderosi di vivere un’esperienza a contatto con la comunità ospitante piuttosto che separarsi in complessi chiusi. Credo che le Marche si sposino perfettamente con queste esigenze e possano divenire un approdo ideale sia per i turisti italiani che stranieri”.
Il dibattito, moderato dal giornalista Rai Paolo Notari, ha visto anche la partecipazione del governatore Luca Ceriscioli, del direttore di Lonely Planet Magazine Italia Federico Geremel, dell’amministratore unico di Svim Agenzia di Sviluppo della Regione Marche Gianluca Carrabs, del direttore Politiche Turismo e Promozione Aci Marco Bruschini, del presidente dell’Associazione Giornalisti Ciclisti Italiani Roberto Ronchi, del professore di Turismo e Sostenibilità Università degli Studi di Tor Vergata Alfonso Pecoraro Scanio, del giornalista e green influencer Lorenzo Lombardi, di Alberto Mazzini del Servizio Sviluppo e Valorizzazione della Regione Marche,