Ascoli Piceno 3 ottobre.- Oggi sul Colle San Marco di Ascoli si commemorano gli eroi della Resistenza picena. Un gruppo di giovani e giovanissimi, militari e non – che ingaggiarono il 3 ottobre 1943 un impari lotta contro la soverchiante potenza tedesca, sacrificando la propria vita sia per salvare alcuni compagni in battaglia che soprattutto per donare all’Italia un futuro di libertà e democrazia, e non di dittatura e di barbarie.
I nomi agli ascolani sono per lo più noti, anche perchè tutta la città vede vie e piazze intitolate a loro. Ma noi, dei partigiani ne vogliamo ricordare alcuni, delle poche decine che restarono tra la Montagna dei Fiori e il pianoro del Colle per tentare di resistere ai tedeschi, i quali avevano iniziato quel giorno un devastante bombardamento dal basso e che poi attaccarono in forze sulle alture per eliminare qualsiasi sacca ostile alle loro spalle ( gli alleati avevano appena cominciato a liberare la penisola dal Sud).
Parliamo di Alessandro Panichi ( 20 anni) studente di ingegneria, Serafino Cellini, impavido sergente che non arretrò fino all’ultimo colpo di mitraglia nazista, Narciso Galiè : tutti e tre caduti sulle Vene Rosse per cercare di impedire l’avanzata nemica.
Ma poi anche di Marcello Federici, Emidio Bartolomei, Dino Angelini, catturati e poi fucilati a Villa Lempa il 5 ottobre. E poi il 16enne Adriano Cinelli, morto già il 12 settembre in uno scontro ad Ascoli vicino al distretto militare, Carlo Grifi, malato e febbricitante, riparato presso una casa colonica il 3 ottobre e poi scoperto e trucidato sul posto da una pattuglia germanica dopo un segnalazione di un fascista ascolano. Inoltre di Emidio Rozzi, Paolo Cagnetti , Fausto Simonetti , Giacinto Neri, Luigi Ferri, Pietro Marucci , che morirono facendo il proprio dovere.
Fare qui la storia di quelle terribili giornate sarebbe troppo lungo. Ed anche parlare dell’importanza del gruppo che si era formato sul Colle San Marco in quell’estate ( dal 25 luglio in poi), con alcune centinaia di soldati sbandati e di stanza ad Ascoli, giovani coraggiosi che si unirono anche per spirito di avventura, prigionieri alleati fuggiti dai campi. Tra loro anche Spartaco Perini, sottotenente che poi assunse il comando della “banda” per elezione, e che si salvò in quegli scontri dell’ottobre di 77 anni fa.
Oggi Italia Nostra di Ascoli ha organizzato un escursione sul ‘Sentiero della Memoria’, dal pianoro di San Marco fino alle Ripe Rosse, per ricordare gli eroi di quegli eventi. Per chi volesse approfondire la storia dei fatti del ’43, il libro esaustivo e dettagliato di Sergio Bugiardini “La città e il Colle” (edizioni Il lavoro editoriale, 2013). ( marco traini)
Nella foto : Alessandro Panichi