Ricostruzione post-sisma. Dal 10 maggio incentivi per imprese che investono in aree colpite, legge 181

 

Dal prossimo 10 maggio le imprese che vogliono investire nelle zone del centro-Italia colpite dagli eventi sismici del 2016-2017, potranno richiedere gli incentivi previsti dalla Legge 181. Lo rende noto Confindustria.
Con la Circolare del Ministero dello sviluppo economico del 12 marzo 2018, infatti, è stata attivata la misura Restart centro-Italia, con l’obiettivo di favorire il rafforzamento del sistema industriale nel territorio dei Comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La dotazione finanziaria è di 48 milioni di euro di cui 29,7 destinati alle aziende marchigiane.
“Le domande di accesso alle agevolazioni – ricorda Confindustria- potranno essere presentate ad Invitalia, a partire dalle ore 12.00 del 10 maggio 2018 e fino alle ore 12.00 del 09 luglio 2018.
Le imprese interessate potranno usufruire di un servizio di accompagnamento ad hoc per la predisposizione della domanda di agevolazione.”
Sono ammissibili alle agevolazioni – purché realizzate nel territorio dei Comuni riportati nell’allegato n. 1 alla Circolare – le iniziative che prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro o un incremento o la salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, entro i limiti previsti dal regolamento UE n. 651/2014 – “Regolamento GBER”.
In particolare, il finanziamento agevolato concedibile è pari ad un valore compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.

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