Ascoli Piceno 23 ottobre.- La presunta emergenza covid sta travolgendo tutto. E sta facendo chiudere eventi, attività, imprese, scuole e socialità già molto prima che si arrivi ad un nuovo blocco totale ( no lockdown, che è un termine carcerario inglese !). Qualcuno anzi sembra approfittarne per realizzare programmi che forse sarebbe stato più complicato attuare in tempi normali. I sindacati marchigiani hanno attaccato pubblicamente Poste Italiane, affermando che l’azienda “ usa il covid come scusa per chiudere altri uffici”.
Già la situazione degli uffici postali è difficile in tutte le città della regione, con file e code lunghe come nei mesi scorsi e che spesso si prolungano per molto tempo anche fuori dai locali e in strada. Figuriamoci nei piccoli centri e paesi dell’interno, dove molti uffici sono stati chiusi e il servizio non c’è più. Tanto da portare a proteste sia di cittadini e che di amministratori pubblici ( già prima del covid). Nella regione, i dipendenti sono scesi da 5 mila a 3 mila, e nel 2019 a fronte di 250 uscite dal lavoro ci sono state 20 assunzioni. Ma se possibile con la presunta emergenza sanitaria, il quadro è ancora peggiorato. E nelle Marche, come segnalano i rappresentanti di Slp-Cisl Dario Dominici, Failp-Cisal Maurizio Giampieri, Slc-Cgil Gloria Baldoni, Uilposte Michele Spettatori e Confsal-comni Pierpaolo Ionna “la crisi per il virus ha portato alla chiusura del 50% dei nostri uffici . E non tutti sono stati ripristinati : il covid sta diventando una scusa per non aprirli più e a patirne le conseguenze negative sono soprattutto le categorie più deboli e gli anziani che per riscuotere la pensione devono fare lunghe file fuori degli uffici”.
Che dire ? Come può andare avanti un paese in cui sta chiudendo tutto, e quello che resta è talmente limitato che avrà vita breve? Ieri il Ct della Nazionale di calcio Roberto Mancini, marchigiano di Jesi, ha pubblicato su instagram una vignetta in cui un’infermiera chiede ad un paziente su un letto d’ospedale: “Come ti sei ammalato di covid ? Guardando i tg”.
