Laura Gabrielli : “Da DPCM pesanti danni a negozi dei centri commerciali”

Ascoli Piceno.- Delusione e amarezza sono i sentimenti che caratterizzano i giudizi dei gestori dei negozi nei centri commerciali, preoccupati per le conseguenze delle restrizioni disposte dall’ultimo Dpcm Conte.

Sentimenti condivisi anche da Laura Gabrielli vicepresidente del Gruppo Gabrielli di Ascoli e amministratore delegato di FG Gallerie, presso il centro Al Battente, nella periferia del capoluogo piceno.

Sono amareggiata per il contenuto di questo provvedimento, anche in nome dell’importanza del rispetto e della tutela della salute di tutti. Dicembre – ricorda la Gabrielli – rappresenta una parte importante del fatturato annuo per le attività che sono all’interno dei centri e parchi commerciali. Non è solo liquidità che viene a mancare ai negozianti, ma è anche un  grave danno occupazionale. Proprio sotto l’aspetto dell’orario di lavoro, nei centri commerciali è prevista una drastica riduzione per quei dipendenti già da mesi in cassa integrazione.”

La vicepresidente del Gruppo Gabrielli spiega poi che “i negozianti contavano proprio sul Natale per recuperare quella liquidità necessaria almeno per far fronte ai costi fissi e ridimensionare gli effetti nefasti della crisi subita a causa dell’emergenza pandemica, ed invece per loro sono previsti soltanto 18 giorni di apertura nei giorni feriali. Ci si dimentica spesso – aggiunge – che i negozi dei centri commerciali sono di proprietà di imprenditori locali, molti dei quali utilizzano la formula del franchising ma che  rischiano in prima persona. “

Insomma, per Laura Gabrielli “questo Dpcm sta provocando  danni irreparabili e molte attività rischiano di chiudere. C’è un ingiustificato ed incomprensibile accanimento nei confronti del mondo dei  centri commerciali che hanno dimostrato, sin dall’inizio della pandemia, totale adesione alle misure stringenti per il contenimento del contagio, dando dimostrazione di riuscire ad attivare misure di sicurezza anche più rigorose rispetto al dettato normativo. Perché allora sono state prese queste decisioni? “

L’imprenditrice ascolana si augura che le norme vengano modificate, almeno per quanto riguarda i giorni festivi e prefestivi.

 

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