Ancona – “Ad oggi nelle Marche abbiamo mandato in cantiere 400 milioni sui 660 milioni complessivi. Erano rimasti 440 interventi in “priorità 4” per cui occorrevano fondi per 225 milioni interessando 131 comuni del cratere. Alle Marche va la maggior parte degli interventi, che sono quelli di “ultimo miglio” perché collegano le statali e provinciali fino alla porta del comune e delle frazioni”.
A dirlo è l’Ing. Fulvio Soccodato, Responsabile della Manutenzione Straordinaria di Anas nell’incontro in videoconferenza con i sindaci dei comuni marchigiani del cratere del sisma 2016 organizzato da Anci Marche che segue l’approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della realizzazione degli interventi classificati in “priorità 4” nell’ambito del Programma di ripristino della rete stradale danneggiata dal terremoto. All’incontro era previsto l’intervento della Ministra delle Infrastrutture On. Paola De Micheli sostituita da Mauro Antonelli, Responsabile della Segreteria Tecnica.
Augusto Curti, coordinatore dei piccoli comuni di Anci Marche ha moderato l’incontro ricordando «che la riunione di oggi è il frutto del lavoro iniziato nell’incontro dello scorso gennaio nella sala consiliare della provincia di Ascoli Piceno. Si trattava di strade danneggiate indispensabili per ricostruire il tessuto socio-economico«.
Per la Presidente Valeria Mancinelli «si tratta di un lavoro cospicuo che riguarda molti interventi straordinari per la sistemazione di danni non strutturali prodotti dagli eventi sismici e che impattano sulla percezione che la cittadinanza ha del percorso di ricostruzione. Tra l’altro – ha aggiunto – proprio oggi abbiamo avuto certezza che la norma di stabilizzazione del personale è inserita nella legge di bilancio«.
All’incontro ha presenziato anche Guido Castelli, Assessore alla Ricostruzione della Regione Marche il quale, compiacendosi per il risultato sia riguardo il personale che relativo alla viabilità, oggetto della riunione ha ricordato che «c’è un pezzo d’Italia che funziona e questo della “priorità 4” non era un risultato scontato con l’auspicio che si possa lavorare per realizzare anche le opere inserite nella “priorità 5″«.
Nella sua relazione l’ing. Soccodato ha ricordato che «ci sono tre canali su cui si interviene in caso di terremoti: emergenza, urgenza e ricostruzione. Questo terzo filone finora non si era mai concretizzato. Per la “priorità 5” non è possibile attuarla all’interno della 408 ma non significa che non ce ne faremo carico. Col Commissario Legnini abbiamo cominciato a ragionare anche di queste necessità e si sta lavorando per arrivare a prevedere un piano specifico di ricostruzione.
«Verificheremo – ha aggiunto Soccodato – la consistenza delle criticità rilevate nel 2017 se nel frattempo non siano state risolte con fondi diversi ne prenderemo atto sempre confrontandoci coi sindaci dei territori».