Ascoli Piceno.- “La delibera sull’esternalizzazione della biblioteca fortemente voluta dall’amministrazione Fioravanti è praticamente nulla” . Lo sostiene il Capogruppo Dem nel consiglio comunale di Ascoli, Francesco Ameli. “Nonostante la forzatura politica, il documento che rischiava di limitare un servizio essenziale come quello della biblioteca, dovrà tornare in consiglio comunale una volta sviluppata l’istruttoria intesa a valutare la fattibilità e la convenienza per il Comune di Ascoli Piceno. L’esternalizzazione di un servizio, affidandolo a un soggetto terzo, può anche essere un’opportunità: per esserlo deve però avere come fondamento un percorso partecipativo adeguato e l’interesse pubblico come cardini”
“Avevamo espresso tantissime critiche per questa scelta di Fioravanti e della destra ascolana” continua Ameli “perché riteniamo che la biblioteca e il polo Sant’Agostino siano un bene comune e non un costo da razionalizzare. Un servizio strategico per una città che la maggioranza ha provato a cancellare con un vero e proprio salto nel buio a causa della solita mancanza di progettualità e visione per il futuro della città, nonché di piani economici finanziari. Ora il parere dei revisori dei conti mette uno stop alle volontà dell’amministrazione.”
“Non penso che la maggioranza voglia fare marcia indietro, ma come consiglieri comunali saremo nuovamente chiamati ad esprimerci in futuro. Pertanto sarà possibile porre in essere tutte le iniziative necessarie ad aprire un vero dibattito pubblico con la partecipazione nei processi decisionali di tutti gli attori – culturali e non – della città. Dal nostro canto” conclude il capogruppo Dem Ameli “ci metteremo a disposizione di tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo: partiti, movimenti, collettivi e associazioni e cittadini”