Ancona.– Ha fatto tappa nelle Marche il roadshow virtuale di Intesa Sanpaolo dedicato a “Motore Italia”, il nuovo programma di finanziamenti e iniziative per favorire il rilancio delle piccole e medie imprese italiane. Per le aziende marchigiane la banca annuncia di mettere a disposizione credito per 2,5 miliardi .
Alla presentazione odierna dell’iniziativa hanno preso parte Cristina Balbo (nella foto), Direttore regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, e Diego Mingarelli, Delegato al Credito Confindustria Marche.
Anna Roscio, Responsabile Direzione Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo ha illustrato i 5 pilastri del nuovo piano e le misure predisposte per supportare la ripartenza delle PMI. Stefania Trenti, Responsabile Industry Research della Direzione Studi e Ricerche del Gruppo, ha invece spiegato il contesto e le prospettive dell’economia nazionale e marchigiana.
Il piano di Intesa Sanpaolo, che su scala nazionale prevede un plafond di 50 miliardi, punta a mettere in campo tutte le iniziative opportune per consentire alle imprese di affrontare le esigenze – ancora diffuse – dettate dall’emergenza e dalla crisi pandemica.
Anticipando i bisogni di liquidità e supporto in vista delle prossime scadenze delle misure governative, la misura fondamentale del programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020.
LO SCENARIO ECONOMICO E LE LEVE PER UN RILANCIO
Secondo lo studio presentato oggi da Stefania Trenti, Responsabile Industry Research della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per il biennio 2021-22 è previsto un graduale ritorno alla normalità con una ripresa più stabile a partire dal terzo trimestre.
Negli Stati Uniti le vaccinazioni procedono a velocità accelerata rispetto all’Europa e l’immunità di gregge potrebbe essere raggiunta in luglio. La crescita globale del PIL è vista al 5,3% nel 2021, dopo il -4,1% del 2020 con un ruolo trainante di Asia e Stati Uniti. I flussi commerciali internazionali sono previsti in netta ripresa al +12,4% dopo il -9,4% del 2020.
La ripresa dell’economia italiana sarà parziale rispetto alla caduta del PIL subita nel 2020 (+3,7% dopo -8,9%). Sarà importante però porre subito le basi per una crescita stabilmente più elevata e sostenibile, una volta terminati gli effetti legati agli investimenti del programma Next Generation. Per l’Italia è essenziale realizzare riforme che accrescano la produttività e il potenziale di crescita: occorre intervenire nel campo della P.A., della giustizia civile, del fisco e della concorrenza. Un altro fattore di supporto è rappresentato dall’eccesso di risparmio che si è creato nel 2020. Se infatti il tasso di risparmio delle famiglie tornasse quest’anno ai livelli del 2019, ne deriverebbe una crescita aggiuntiva sui consumi pari a 80 miliardi di euro.
È salita la leva finanziaria delle imprese ma meno di quanto accadde con la crisi del 2011.
Nelle Marche, in termini di recupero del fatturato, sono ben posizionate le filiere dell’agro-alimentare e degli intermedi. È atteso un buon recupero per il settore delle costruzioni e del sistema casa, grazie all’ecobonus. Le misure di policy hanno ridotto il fabbisogno di liquidità e fatto decollare i prestiti alle imprese: nel corso del 2020 il flusso netto di prestiti alle società non-finanziarie è stato pari a 63 miliardi, sostenuto dai prestiti con garanzia pubblica.
Un reale cambio di passo sarà però possibile solo aumentando il livello degli investimenti, soprattutto immateriali. Nelle Marche, il livello degli investimenti fissi lordi nel 2019 è circa il 21% in meno rispetto al 2008, in Italia è inferiore del 16%, se avessimo mantenuto la stessa dinamica tedesca avremmo avuto a livello nazionale 128 miliardi di investimenti in più, che si traducono in circa 3,2 miliardi per il Marche. È necessario investire sul green e sul digitale-