Ascoli.- “Le imprese in area sisma centro Italia stanno vivendo una doppia emergenza, ossia la ricostruzione post-sisma (praticamente all’anno zero) e la pandemia da Covid-19. Eppure il recente Decreto Legge Sostegni emanato dal Governo Draghi non tiene conto di questa particolare situazione e non prevede misure specifiche per le popolazioni colpite dal sisma del 2016.”
E’ quanto dichiara Fideas Srl, società di consulenza alle imprese con sede ad Offida (Ap).
“Nel 1° decreto ristori 2020 – ricorda Fideas – era previsto per tutte le attività in area sisma un minimo di indennizzo pari ad Euro 1.000 per le imprese individuali e di 2.000 per le società a prescindere dal calo del fatturato, proprio per sostenere le eroiche attività presenti in queste aree e che vivono un doppio disagio.
Tale aiuto non è più previsto nel DL sostegni del 22 marzo 2021. E’ auspicabile che il Parlamento rimedi a tale dimenticanza in fase di discussione parlamentare e di conversione in legge del DL Sostegni.”
Ma le aziende ed attività del cratere sismico, oltre ad essere dimenticate dal Decreto Sostegni, sono in attesa di altri provvedimenti che dovrebbero favorirne il rilancio, ma che tardano ad arrivare.
E’ il caso dell’annunciata ma non attuata riapertura dello Sportello per la prenotazione del credito imposta Zona Franca Urbana (ZFU)- Sisma Centro Italia , in base a quanto previsto dalla legge di bilancio 2021 che ha disposto, oltre la proroga agli anni 2021 e 2022 dell’esonero contributivo e fiscale, uno stanziamento aggiuntivo di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e 60 milioni per il 2022.
“Va infine ricordato – aggiunge Fideas- che il DL sostegni non contempla la proroga del credito d’imposta 60% sui canoni locazioni che pertanto è terminato il 31 dicembre scorso. Salvo quanto previsto dalla legge di bilancio 2021 proroga fino al 30 aprile 2021 ma solo per le imprese turistico – ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator. E cio’ aggrava ancor di più la situazione delle imprese costrette a pagare gli affitti pur se chiusi. “
