San Benedetto del Tronto (Ap).-Oggi protesta dei vertici della Confesercenti di Ascoli e Fermo ( 1200 aderenti) contro le politiche di gestione della crisi sanitaria adottate dal Governo. L’iniziativa si è svolta presso la sede di San Benedetto, in via Manara. Una protesta simbolica ma decisa e che ha voluto denunciare lo stato di sofferenza di centinaia di piccole imprese e delle loro famiglie. E chiedere di riaprire le aziende in sicurezza.
“Molti associati– ha detto il presidente Sandro Assenti -non sanno più come andare avanti, e fanno fatica solo a sostenere le spese per tenere in piedi l’attività. Poi ci sono anche le tasse – ha aggiunto : i Comuni cercano di spostare le scadenze, ma questo non è sufficiente. Occorre che molte di queste imposte vengano eliminate.”
Il settore, in Italia ha perso in un anno 143 miliardi. Ma alle imprese ne sono arrivati solo 10, che per le pmi del commercio, turismo, ristorazione e servizi significa una media di 2 mila euro a testo. Le perdite, nello stesso periodo sono state tra il 50% e il 65% del fatturato. E dunque per l’associazione di categoria bisogna cambiare strada. Cominciando dal procedere con le vaccinazioni : “Abbiamo proposto un protocollo d’intesa alla Regione Marche – ha ricordato Elena Capriotti, direttrice provinciale – che permetta alle nostre sedi di diventare punti di vaccinazione per tutti i soci. Ora siamo in attesa del via libera, e speriamo di poter procedere presto.”
Ha aggiunto Angela Velenosi, che di Confesercenti Ascoli e Fermo è la vicepresidente : “In Italia ormai si è creata una spaccatura sociale preoccupante : da una parte i garantiti, che non hanno subito conseguenze dalle restrizioni per il covid, e dall’altra migliaia di aziende con i loro lavoratori che non sanno più come reggere la crisi attuale, pur avendo tutte le capacità per farlo. Da questa impasse bisogna uscire”.
Confesercenti ha avanzato altre proposte per sostenere le imprese : un contributo una tantum automatico, un aiuto reale alle aziende con risorse a fondo perduto basato sui costi sostenuti, la reintroduzione del tax credit locazioni, una fiscalità di vantaggio per pmi e lavoratori autonomi.