Battaglia sul Piano Regolatore di Ascoli. Legambiente attacca il Comune: basta cemento e varianti

Ascoli Piceno 13 aprile.- E’ di nuovo battaglia sul Piano Regolatore di Ascoli Piceno. Questa volta è il circolo locale di Legambiente ad attaccare direttamente l’Amministrazione comunale, che paventa il rischio di una pesante colata di cemento sulla città. “ A distanza di  2 anni dall’approvazione del nuovo Piano regolatore che i cittadini ascolani hanno aspettato per quarant’anni – afferma Diana Di Loreto- si ricomincia a parlare insistentemente di nuove varianti. Secondo alcuni bene informati l’Amministrazione Castelli avrebbe intenzione di riperimetrare il Centro Storico di Ascoli declassando alcune aree per consentire ad alcuni privati costruttori, che ad Ascoli hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo, di poter operare a loro piacimento nelle aree di loro proprietà ricadenti nell’attuale perimetro del Centro Storico. Tutto ciò è semplicemente scandaloso – sostiene la rappresentante di Legambiente : perché si ha la sfrontatezza di proporre nuove varianti dopo soltanto due anni dall’ approvazione del PRG, dopo averne celebrato le lodi in pompa magna come il nuovo Rinascimento di Ascoli e del suo territorio.” Secondo Diana Di Loreto “la realtà del Piano è ben diversa, ed è una realtà che emerge dai numeri: 850.000 nuovi metri cubi di edificato, una vera presa in giro in una città in cui migliaia di case sono rimaste lesionate dal terremoto e in cui purtroppo da qualche anno il numero dei morti supera il numero dei nuovi nati, quindi in decrescita. Di fronte ad una realtà drammatica come questa, qualunque amministratore assennato punterebbe tutto sulla qualità del costruito, sul recupero e sul restauro dell’edificato già esistente, a partire proprio dal Centro Storico. Invece Castelli – sempre secondo la Di Loreto – continua a inseguire l’illusione di una espansione edilizia illimitata, e adesso si appresta a riperimetrare il Centro Storico per consentire ai soliti noti di continuare a fare i loro comodi. Il nuovo PRG, così snaturato, diventerà l’ennesima grande occasione perduta, forse l’ultima che aveva la nostra città per rilanciare la propria economia.”

La delegata di Legambiente afferma inoltre ricorda “che il nuovo Piano Regolatore  non è che la “fotografia” di tutta una serie di varianti: Comparto Firenze, Via Ravenna, Variante Monterocco e Villa Rendina, Variante Comparto ACI – Viale Indipendenza. Su tutte queste varianti campeggia la maxi-variante dell’Area Carbon, con i suoi 360.000 metri cubi di cemento, equivalenti a circa 1200 appartamenti per un totale di circa 4000 persone, con tutti i problemi che essa comporta. Nonostante la gravissima crisi economica, l’Amministrazione Castelli continua a puntare tutto sul cemento e sul mattone, con una politica sbagliata che si illude di rilanciare l’economia estendendo a tutte le aree disponibili la pratica scellerata del consumo di suolo. E’ ora di dire basta a questo malcostume, a questa frenesia di distruggere le ultime aree rimaste libere dalla cementificazione. “

 

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