Ancona.-– Il consiglio regionale in programma domani non si terrà. La conferenza dei capigruppo ha deciso di accogliere la proposta di rinvio avanzata dal gruppo assembleare del Partito Democratico al fine di permettere a tutti i consiglieri regionali e alla giunta di partecipare allo sciopero di tre ore delle aziende del “settore del bianco” indetto da Fiom, Fim e Uilm, che si svolgerà a Fabriano, dalle ore 9,30 alle ore 12,30, per chiedere il ritiro del Piano industriale 2021-2023 presentato da Elica Spa.
“È un bene – affermano i dem – che la maggioranza abbia accettato la nostra proposta di rinviare i lavori dell’aula in questa giornata di grande importanza per il futuro di centinaia di famiglie del fabrianese. Auspichiamo che tale decisione non rappresenti solo un gesto dettato dal “politically correct”, ma sia l’inizio di un impegno vero della Regione Marche, che fino a oggi non c’è stato, a difesa dei siti produttivi di Cerreto d’Esi e Mergo di Elica. Il rischio di una crisi sociale può essere evitato solo attraverso il ritiro del Piano dell’azienda, che prevede la delocalizzazione in Polonia delle linee produttive a maggiore standardizzazione e l’esubero di oltre 400 lavoratori con ricadute drammatiche sull’intero indotto”.
Da qui l’invito che i consiglieri regionali del Pd rivolgono al presidente Acquaroli e alla sua giunta: “Questo è il momento dell’unità, politica e istituzionale, per difendere il lavoro da un’operazione che è mera speculazione. Riteniamo fondamentale che la Regione Marche faccia comprendere in maniera inequivocabile all’azienda che questa delocalizzazione è un colpo ferale a tutto il territorio e non troverà alcuna giustificazione nelle sedi istituzionali. Ma non a parole, bensì con gesti concreti. Per questo ci aspettiamo che allo sciopero di domani, a cui tutto il gruppo del Partito Democratico prenderà parte, siano presenti non solo i consiglieri di maggioranza e opposizione, ma anche il presidente Francesco Acquaroli, l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi e l’assessore all’Industria Mirco Carloni. Una presenza necessaria per dare forza alla richiesta di ritiro del Piano industriale di Elica richiesta dalle organizzazioni sindacale e lanciare un tavolo di confronto vero insieme alle parti sociali e al ministero per la salvaguardia dei livelli occupazionali”.