Arquata, presentato il Programma di ricostruzione. Ma la strada è in salita

 

Arquata del Tronto (Ap).- Appare più complessa del previsto la rinascita del borgo di Arquata. Non tanto per le ingenti risorse che possono servire alla ricostruzione pubblica, 46 milioni di euro secondo le stime degli uffici comunali del paese, ma per le difficoltà tecnico-urbanistiche devono essere affrontate e risolte. E’ quanto è emerso in sede di presentazione del Programma Straordinario di Ricostruzione (Psr) che per la prima volta definisce almeno il quadro in cui intervenire per il capoluogo arquatano ( e non le frazioni). Ma per avviare l’opera, dopo un ordinanza del Commissario Legnini e l’approvazione del consiglio comunale, sarà necessario capire se il programma per la ricostruzione pubblica procederà di pari passo con quella privata.

E questo perchè senza terrazzamenti del colle su cui sorgeva il centro storico di Arquata con la Rocca medievale, la Torre civica, il municipio, i palazzi – senza opere di di sostegno a valle, sistemazione della strada provinciale 129 e viabilità secondaria e quant’altro, la edificazione di nuove  abitazioni o la messa in sicurezza di quelle che hanno resistito alle scosse, sarà così ancora lunga. Per l’assessore regionale Guido Castelli, con il Psr il paese è comunque arrivato ad una svolta rispetto al passato, ma per il Commissario Legnini bisogna fare di più, compiendo scelte ulteriori che possano velocizzare gli interventi . Nel frattempo ci sono anche da definire i Puc – Piani urbanistici attuativi – per sette frazioni e località maggiormente danneggiate dal terremoto del 2016. E siamo a cinque anni dal sisma.

 

 

 

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