Ancona.- Ammontano a 22,6 miliardi di euro i redditi complessivamente dichiarati ai fini IRPEF da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 20.495 euro. E’ quanto risulta dai dati resi noti dal MEF relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2020 ed elaborati dall’IRES CGIL Marche (la ricerca completa è disponibile su www.marche.cgil.it).
I redditi medi dei marchigiani sono inferiori sia alla media nazionale (21.853 euro) che alla media delle regioni del Centro (22.061 euro). Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano al 12° posto e ultime delle regioni del Centro. Significative le differenze di reddito tra le diverse realtà territoriali e in particolare tra le aree urbane cosi come tra le realtà della costa e le aree interne a partire da quelle colpite dal sisma 2016.
Il 42,1% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15 mila euro mentre coloro che dichiarano redditi superiori a 120 mila euro rappresentano lo 0,5% del totale. Nella fascia fino a 26 mila euro di reddito dichiarato si colloca il 76,1% dei contribuenti marchigiani a cui corrisponde il 49,1% del reddito complessivamente dichiarato della regione, mentre l’1,7 % dei contribuenti si trova nella fascia di reddito superiore a 75 mila e dichiara l’11,5% del reddito complessivo.
“L’82,9% dei redditi dichiarati ai fini IRPEF è costituito da redditi da lavoro dipendente e da pensione, dunque lavoratori e dipendenti si accollano il carico maggiore di imposte dirette”, dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria Generale della CGIL Marche.
Per questo, prosegue, “occorre una riforma che garantisca equità e progressività: una riforma per la giustizia fiscale. L’IRPEF è attualmente un’imposta pagata quasi solo da lavoratori dipendenti e pensionati. In tal senso, occorre ampliare la base imponibile e rivedere il sistema delle aliquote, degli scaglioni e delle detrazioni”.