Ascoli.- “Celebrati come eroi per il loro impegno contro il coronavirus, ma poi sottoposti a turni di lavoro massacranti e ad una costante pressione fisica e psicologica.”
Sono queste le condizioni che l’Organizzazione Sindacale NurSind denuncia nei confronti dell’Area Vasta 5 di Ascoli e l’ASUR Marche.
“ Sono passanti più di 7 mesi da quando abbiamo incontrato più volte il Direttore dell’AV5 Cesare Milani – sostiene il Nursind – la Dirigente Infermieristica Maria Rosa La Rocca e la Manager dell’ASUR Marche Nadia Storti, i quali, in un primo momento, sembravano concordi nel voler risolvere le gravi problematiche organizzative esistenti nei due presidi ospedalieri. Purtroppo però, le loro promesse non sono state affatto mantenute e il problema risulta ancora non risolto”.
Il sindacato ricorda che “ La pronta disponibilità (PD) è un istituto contrattuale, previsto dal contratto collettivo nazionale (CCNL del 2018-Art. 28), caratterizzato da una precoce reperibilità del dipendente di recarsi in tempi molto brevi sul luogo di lavoro, al fine di rispondere alle esigenze di un’unità operativa nel gestire le urgenze assistenziali. Di norma, il CCNL prevede l’effettuazione di 6 pronte disponibilità nell’arco di un mese.
Nell’Area Vasta 5 il personale dei Blocchi Operatori di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, è obbligato a fare più del doppio delle reperibilità previste al mese, a volte la quantità arriva anche a 14 o 16 reperibilità mensili.
. Gli infermieri sono stanchi- aggiunge il Nursind- non ce la fanno più a gestire il sovraccarico lavorativo e il conseguente stress psicofisico. Queste condizioni di allerta possono infatti minare, oltre alla salute dei professionisti stessi, anche la qualità dell’assistenza sanitaria prestata, favorendo inevitabilmente l’aumento del rischio di errori e ricadute di malpractice. Il NurSind dopo aver tentato invano tutte le vie conciliative con i vertici dell’ASUR, comunica di essere disposto ad utilizzare tutti gli strumenti sindacali utili a risolvere il problema esposto chiedendo altresì anche un intervento delle forze politiche e amministrative locali, per far sì che la gestione organizzativa dell’Area Vasta 5 sia adeguata e conforme ai dettami previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro “