Cupra Marittima (Ap).-Tutelare le risorse marine, incrementarne gli stock e ad accrescere il reddito degli operatori della piccola pesca. Questi gli obiettivi del progetto sviluppato dal gruppo di azione costiera Flag Marche Sud – partecipato da 5 Comuni ed aziende private- a favore dei pescatori della costa picena. I risultati dell’iniziativa sono stati presentati a Cupra Marittima, capofila del programma con l’intervento del vicesindaco Lucio Spina e del direttore del Flag locale Sergio Trevisani, insieme al capitano Antonio Di Somma della capitaneria di porto. Il progetto ha permesso di installare in acqua piccole stutture e piramidi in grado di catturare lumachine di mare e seppie, ricreando microambienti sostenibili e consentendo il recupero delle uova depositate, che invece una volta venivano distrutti. Nuove tecnologie dunque e attrezzature, per consentire agli operatori di lavorare bene ma anche di rispettare le risorse del mare, puntando anche ad un loro incremento in funzione di commercializzazione successiva.
“Potenziare la pesca a km zero è lo scopo che dobbiamo raggiungere – ha detto il vicesindaco di Cupra Marittima – permettendo così ai piccoli operatori di fare il loro mestiere e ai consumatori di avere un prodotto fresco e di qualità, direttamente nei punti vendita del territorio. I fondi che arriveranno nel futuro dal Piano nazionale di ripresa – ha aggiunto Spina – sarà rilevanti e andranno a sostenere questi percorsi di sostenibilità economica e ambientale”.
Dal canto suo Sergio Trevisani, direttore di Flag Marche Sud- organismo sostenuto dai Comuni di San Benedetto, Cupra, Grottammare, Pedaso e Porto San Giorgio – ha ricordato che altri due bandi sono stati appena pubblicati e riguardano gli incentivi per favorire la creazione di nuovi luoghi di commercializzazione del pescato, oltre che lo sviluppo di attività collaterali come l’ittiturismo.