Pmi artigiane ancora in calo nel primo trimestre 2018 ( -395 unità) . In sofferenza Costruzioni e Manifatturiero

L’Ufficio Studi di Confartigianato ha condotto un’analisi relativa alla situazione regionale del comparto artigiano in riferimento al I trimestre 2018, che ha confermato la tendenza del bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese.

Confrontando i dati con il I trimestre del 2017 (saldo a -409  imprese), nella regione Marche il saldo è negativo per 395 unità: sono state 868 le imprese artigiane iscritte, e 1.263 le cessate non d’ufficio.

In tutte le province marchigiane si registra un peggioramento del tasso di crescita tranne per la provincia di Ascoli Piceno: Fermo registra un -1,21%, pari a 79 imprese in meno, segue Macerata con un calo di 109 imprese e un tasso di crescita del -1,02% , Ancona -0,81%, pari a -94 imprese, Pesaro-Urbino -0,71%, con 79 imprese in meno e Ascoli Piceno -0,59%, pari ad un saldo negativo di 34 imprese.

Per quanto riguarda i macrosettori, la diminuzione peggiore si osserva nelle Costruzioni con -146 imprese, a seguire il Manifatturiero con -99, Servizi alle persone con -74 e i Servizi alle imprese con -50 unità, l’unico comparto, questo, con un saldo in peggioramento rispetto al I trimestre 2017 (solo -25 imprese nell’anno precedente).

“Sappiamo che il primo trimestre di ogni anno è tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese, ma comunque il calo, in particolare del settore Costruzioni, è un dato da non sottovalutare – ha dichiarato il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata,. Renzo Leonori – soprattutto se consideriamo le difficoltà, dovute alla mancanza di credito, delle piccole imprese edili impegnate nella ricostruzione post sisma. Dalla recente indagine dell’Artigiancassa è infatti emerso che rispetto all’anno scorso il credito alle costruzioni è in flessione del 29,7%. Speriamo quindi ci sia una repentina inversione di tendenza e che il settore Costruzioni possa tornare a crescere, perché è proprio da lì che il nostro sistema produttivo potrà iniziare la ripresa e trascinare la ripartenza economica provinciale”.

 

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