Jesi (An) – Se capitasse di essere coinvolti in un incidente stradale con un veicolo sprovvisto di assicurazione Rca o di assicurazione scaduta, per il danneggiato sorgerebbero problemi non banali per il far rivalere i propri diritti da parte del danneggiato.
«Il modo di tutelarsi di fronte a questa eventualità di cui abbiamo notizie sempre più frequenti – dice Nicolas Cantarini, Intermediario di Broker jesino – è tramite la sottoscrizione di garanzia Kasko per il proprio veicolo che copra tutti i danni subìti oppure con un piccolo sovrapremio sulla polizza RCA proprio per danni subiti per sinistro con veicolo di terzi non assicurato, una garanzia sempre più utile visto il fenomeno della circolazione senza assicurazione in aumento e il costo irrisorio».
Il legislatore ha cercato di porre rimedio tutelando i danneggiati istituendo un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada con il compito di intervenire in tutti i casi nel quale avviene un sinistro stradale che vede coinvolto un veicolo senza copertura assicurativa Rca o con veicolo non identificato.
«La legge stabilisce che un’auto priva di assicurazione Rc non può circolare e, nei confronti di chi ha causato il sinistro con l’auto non il Fondo si rivarrà nei 10 anni successivi per rimborsare quanto è stato versato a favore del danneggiato» – insiste Cantarini.
Da parte dell’esperto arrivano però dei buoni consigli da seguire nel malaugurato caso si verifichi una circostanza del genere. Nel caso in cui il sinistro sia di lieve entità, senza feriti e potendo rimuovere i veicoli così da non intralciare il traffico «qualora – insiste Cantarini – procedendo quindi alla compilazione del modulo apposito per la constatazione amichevole, si ravvisi che uno dei coinvolti sia sprovvisto di copertura assicurativa o si abbia il sospetto fondato che il certificato di assicurazione esibito sia stato falsificato o contraffatto, occorre chiedere l’intervento delle forze dell’ordine che accerteranno i fatti».
L’auspicio è che il danneggiante non si allontani dopo il sinistro. «In quel caso è importarsi riuscire ad appuntarsi il numero di targa del veicolo ed individuare anche dei testimoni che abbiano assistito al fatto». «Materiale foto e video sicuramente aiutano a far valere i propri diritti» – ha concluso.