Marche, in lieve crescita il numero delle imprese attive

Ancona. Le imprese attive nelle Marche al secondo trimestre del 2021 sono 146.472, con una variazione tendenziale rispetto a giugno del 2020 di +0.3%. Lascia il segno meno la provincia di Ancona (con 38.982 imprese in totale) , Ascoli Piceno (20.896 imprese)  registra + 1%, 0,5% e 0,3% per Pesaro/Urbino (34.346) Fermo (con 18.246 imprese)  e Macerata (34.002).

Benché i settori principali di manifattura, agricoltura e commercio segnino ancora il passo,  ci sono comunque  comparti marchigiani che registrano una buona crescita e un trend di miglioramento:  alloggio e ristorazione (10.044 imprese attive, + 2,8%) , attività immobiliari (7481 imprese attive , +3,2%), costruzioni (19.834 imprese con una crescita 0,75), servizi di informazione e comunicazione (2978, crescita + 3,1%), attività professionali  tecniche e scientifiche (5.565, + 3,3%).

Con riguardo ai territori ad Ancona tra le migliori performance quelle di alloggio e ristorazione (in crescita di quasi 3%) e attività immobiliari (+2,3%).

Anche ad Ascoli  la riapertura delle attività ricettive vede il comparto alloggio e ristorazione tra quelli che più crescono (dell’oltre il 4%), così come a Fermo dove anche le costruzioni vanno bene. Edilizia in crescita anche a macerata (oltre 4700 imprese con crescita anno su anno superiore al 4%. Anche a Pesaro Urbino sul podio alloggio e ristorazione, attività immobiliari e costruzioni.

“Più che i numeri, che comunque descrivono una  crescita delle aziende attive – spiega il Presidente della Camera di commercio, Gino Sabatini – e l’impatto positivo del bonus nel settore delle costruzioni, sta cambiando e in positivo il clima di fiducia degli imprenditori marchigiani, che fa pensare che a fine anno la crescita del Pil delle Marche possa essere vicina al 4%. Si tratta non solo di rallentamento del ritmo di caduta ma dei primi  segnali di crescita da anni, fatto che certamente rappresenta un rimbalzo dopo i mesi del lockdown: pubblico e privato, insieme, hanno sin da subito il compito di trasformare questo potenziale exploit nell’avvio di un nuovo ciclo di crescita”.

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