Ancona – Passi avanti nel percorso di stabilizzazione del personale per i Comuni. Si tratta di circa 500 unità complessive. Anci si è spesa in questi mesi per favorire lo sblocco di una situazione fondamentale per dotare gli enti del personale necessario. «Tutti i Comuni lamentano ormai da anni carenze di organico per l’impossibilità di reintegrare il personale in quiescenza – ha detto la Presidente Mancinelli – e nei 138 comuni del cratere di cui 81 marchigiani, il tasto è anche più dolente considerando la moltitudine di pratiche da gestire per la ricostruzione pubblica e privata».
La Legge di Bilancio ha accolto l’emendamento dell’Anci che stabiliva che il possesso dei requisiti del personale da stabilizzare fosse allargato a quelli che lo matureranno entro il 31 dicembre di quest’anno e che il periodo di esame per le stabilizzazioni tenesse conto di eventuali assunzioni a tempo determinato in altre amministrazioni del cratere anche diverse da quella che procede all’assunzione del dipendente.
«L’interlocuzione col Ministero ci consente di riferire che entro fine agosto il decreto dovrebbe essere emanato – insiste la coordinatrice delle Anci coinvolte nel sisma 2016 – accogliendo le nostre richieste condivise con il coordinamento delle Anci coinvolte nel sisma, la struttura Commissariale e l’Anci nazionale». «L’ultimo passaggio – insiste la presidente di Anci Marche – verterà su due duplici punti: da una parte la garanzia delle risorse finanziarie necessarie a completare tale percorso di stabilizzazione e, dall’altra, che le tali risorse restino nella disponibilità dei comuni anche nel caso il dipendente assunto chieda il passaggio ad altra amministrazione».