Ascoli Piceno 26 aprile.- Cresce nel Piceno , anche se di poco il fatturato delle imprese artigianali, mentre continua a calare il credito erogato loro dal sistema bancario. E’ quanto emerge da un’analisi della Fidimpresa Marche, braccio economico e finanziario della Cna, che ha appena tenuto la sua assemblea provinciale, alla quale hanno partecipato 200 imprenditori del territori.
I ricavi delle pmi con meno di 20 dipendenti sono aumentati nel 2017 del 3%, mentre i finanziamenti per sostenere i loro investimenti e le loro attività, da parte delle banche sono diminuiti del 7%.
“Mentre l’ossatura economica e occupazionale – commentano Luigi Passaretti e Francesco Balloni, presidente territoriale e direttore generale della Cna Picena – continua ad essere fatta dai piccoli artigiani, le risposte del sistema bancario peggiorano costantemente negli anni. Nel 2014, anno fra i più bui della crisi, il calo di erogazione di credito alle Pmi non aveva superato il 4 per cento. Nel 2017, anno non certo florido ma meno critico dei precedenti, siamo precipitati al 6 per cento e più. E su questo noi, come associazione datoriale, ma anche insieme alle istituzioni e al mondo bancario, dobbiamo ragionare e riflettere per dare risposte concrete e immediate ai tanti imprenditori che hanno resistito e continuano a fare bene e ad avere voglia di fare impresa”.
Banche contro imprese, dunque? Cna e Fidimpresa Marche ritengono , come è emerso nell’Assemblea provinciale che inutili contrapposizioni recherebbero solo ulteriori danni all’economia. “L’assise di quest’anno – sostiene il direttore Fidimpresa, Massimo Capriotti – è stata fra le più partecipate degli ultimi anni, con oltre duecento partecipanti ai lavori. Non sottolineo questo come sterile vanto di bandiera, ma come segnale chiaro che le aziende hanno voglia di ripartire e di crescere. E nel nostro Confidi sanno di poter trovare una spalla su cui appoggiarsi. Elemento questo, di non poco conto, che testimonia il bisogno di tornare a stare insieme e uniti per far sentire la propria voce, nonostante le difficoltà della fase congiunturale attuale. “