Ancona. – Nel periodo gennaio-giugno 2021 le esportazioni italiane crescono del 24,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 mostrando incrementi sostenuti e diffusi a livello territoriale.
Nelle Marche le vendite all’estero sono risultate in aumento del 20,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno, risultato più modesto rispetto sia alla media nazionale sia a quella delle regioni del Centro (+25,8%).
Il peso dell’export della regione sul totale nazionale è sceso dal 2,5% al 2,4% % e la crescita ha riguardato sia le vendite verso i Paesi Ue (+13,5%) sia quelle verso i Paesi extra Ue (+31,4%).
“Questo risultato ci fa ben sperare per un reale consolidamento della ripresa – ha commentato il Presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni – anche perché finalmente si registrano dati positivi anche per i settori del sistema moda, pesantemente penalizzati in questi ultimi anni.
Dobbiamo tuttavia rilevare che la crescita delle vendite all’estero delle nostre imprese è inferiore a quella media italiana con la conseguente perdita di quote rispetto alle altre regioni e che il livello di vendite raggiunto nei primi sei mesi del 2021 risulta ancora inferiore dell’1,2% rispetto ai livelli pre-pandemia. Mai come ora è necessario quindi moltiplicare i nostri sforzi per supportare le imprese e favorirne il rilancio sui mercati globali.”
Scendendo nel dettaglio dei dati, hanno contribuito alla crescita delle esportazioni regionali tutti i principali settori di specializzazione dell’export regionale fatta eccezione per gli articoli farmaceutici, che hanno registrato una contrazione del 38%.
In aumento le vendite all’estero dei comparti del sistema moda: pelli e calzature +12,9%, prodotti tessili +16,4% e abbigliamento +20,2%. Crescono più della media regionale le esportazioni dei comparti della meccanica: macchinari ed apparecchi (+50,9%), metalli e prodotti in metallo (+40,8%), apparecchi elettrici (+45,1%), altri mezzi di trasporto (+279,9%), autoveicoli (+29,2%). In crescita consistente anche le esportazioni di mobili (+37,9%), di legno e prodotti in legno (+50,7%), di alimentari e bevande (+15,6%), di carta e prodotti di carta (+18,6%), di sostanze e prodotti chimici (+46,6%), di articoli in gomma e materie plastiche (+22,7%), di computer, apparecchi elettronici ed ottici (+7,5%).