Ancona.- Certe vittorie non arrivano per caso. Ad essere chiamato in causa è l’anconetano Giacomo De Mola che nelle giornate di sabato e domenica ad Arbatax in Sardegna ha conquistato il titolo mondiale di pesca in apnea.
A raccontare l’emozioni di questa impresa lo stesso Giacomo De Mola atleta della Komaros Sub Ancona in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede della Lega Navale Italiana sez. di Ancona a Marina Dorica: “ Dopo il titolo italiano a Giugno è arrivato il titolo mondiale e non posso che essere soddisfatto dei risultati ottenuti. Per preparare al meglio la gara in Sardegna mi sono dedicato in maniera costante per oltre un mese all’esplorazione dei fondali. I sacrifici fatti sono stati tanti ma raggiungere questo traguardo in una competizione che ha coinvolto oltre 60 atleti è stato qualcosa di magnifico”.
Una cosa è certa i due campi di gara allestiti ad Arbatax hanno messo a dura prova tutti i partecipanti : “ Le due superfici utilizzate per la manifestazione avevano un’estensione approssimativamente di 7 miglia l’una (circa 14 km) e le profondità a cui ho pescato erano comprese tra i 40 e i 45 mt.”
Il regolamento di gara, studiato per minimizzare l’impatto ambientale, limitava la tipologia delle specie catturabili, il numero massimo di esemplari per specie e la dimensione minima . Il pescato della manifestazione è stato donato in beneficenza.
Il momento più emozionante è stato quando è iniziato il conto alla rovescia che dura 15 minuti poi a tutti è stata data la possibilità di dirigersi in una sorta di gara di velocità nei posti scelti per pescare.
Ogni singola giornata di gara dura 5 ore e il numero totale di apnee possibile a quote così impegnative è di 25 massimo 30 poiché tra una immersione e la successiva devono passare per motivi di sicurezza circa 20 minuti”.
Già in testa alla prima giornata Giacomo De Mola ha poi trovato il modo di tenere a bada un rivale spagnolo, Oscar Cervantes campione d’Europa, l’unico che poteva negargli la gioia di salire sul tetto più alto del mondo: “ Il secondo giorno di gara siamo partiti sulla stessa pietra! Sono riuscito a fare il tuffo prima di lui e nella prima apnea sono riuscito a catturare due pesci mentre lui solo uno. Nel secondo tutto io ne ho catturati altri due e lui solo uno. Nel terzo tuffo ho preso altri due pesci e lui nessuno. La cosa ha messo in difficoltà questo atleta spagnolo che ha cercato di recuperare ma non è riuscito a starmi dietro. A livello psicologico la gara ha svoltato in quel momento, i miei scorfani hanno fatto la differenza”.
Per arrivare al titolo mondiale Giacomo De Mola, oltre agli allenamenti, ha perfezionato la tecnica di pesca in apnea utilizzando due fucili uno per mano su cui si è allenato durante tutta la scorsa estate e che è stata determinante per la vittoria.