Ascoli .-Cresce il manifatturiero, ancora in affanno edilizia e commercio. Ma un segnale importante di “cambio” di pelle per il territorio sta nei numeri de terziario, dall’alloggio alla ristorazione, dai servizi di informazione e di comunicazione, che sono cresciute in maniera significativa. I dati sono stati elaborati per la Cna Picena dal Centro studi della Cna delle Marche e offrono indicazioni importanti per il rilancio di tutto un sistema produttivo provato prima dalla crisi generale, poi dal sisma e ora dalla pandemia.
“Dalla lettura dei dati positivi e da quelli non ancora sufficientemente stabilizzati – è il commento di Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – emerge il quadro chiarissimo delle azioni di supporto indispensabile. Rendere attivo e fruibile agevolmente il bonus per gli alberghi in modo da dare un’ulteriore spinta a tutto il comparto del turismo, della ristorazione e dell’accoglienza. Quindi rivedere e potenziare, sburocratizzando il più possibili, l’accesso ai bonus del comparto edilizia per quanto riguarda ristrutturazione e adeguamenti sismici e ambientali”.
“Ottimismo è la parola chiave per incoraggiare per una ripresa che finalmente inizia a farsi sentire – aggiunge Arianna Trillini, presidente della Cna Picena – La nostra Associazione si impegna con determinazione nel seguire imprese affinché si intercettino tutte le opportunità di finanziamento e sostegno messe a terra dalle politiche regionali. Confidiamo, quindi, che gli effetti di questa attività sul territorio si traducano velocemente in termini di migliore strutturazione delle nostre imprese e conseguenti incrementi occupazionali”.
La congiuntura nella provincia di Ascoli Piceno
Le imprese Nei primi otto mesi del 2021 le imprese attive della provincia di Ascoli Piceno aumentano di 126 unità (+0,6%), registrando lo stesso ritmo di incremento delle imprese attive nelle Marche. Nella provincia, il calo di numero delle imprese si concentra nelle attività del settore primario, delle costruzioni e del commercio. Cresce il numero delle imprese manifatturiere in controtendenza a ciò che avviene nella regione e cresce il numero delle imprese del terziario, in particolare: delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, dei servizi di informazione e comunicazione, delle attività finanziarie e assicurative, delle attività immobiliari, delle attività professionali scientifiche e tecniche, del noleggio-agenzie di viaggio-servizi supporto imprese, delle attività artistiche sportive e di intrattenimento e divertimento, delle altre attività di servizi. Nelle attività finanziarie e assicurative, immobiliari, professionali scientifiche e tecniche, la crescita del numero di imprese per la provincia è decisamente più veloce che per la regione nel suo complesso.