“Molte altre aziende del territorio ascolano sono a rischio di chiusura entro l’anno in corso, se non si prenderanno provvedimenti urgenti e concreti a favore del rilancio dell’economia e dell’occupazione locale.” Lo afferma il segretario regionale dell’Unione sindacale di base, Andrea Quaglietti, commentando i dati della Cna sulla caduta degli investimenti delle pmi nel comprensorio, proseguita a ritmi serrati anche nel 2017. “Noi abbiamo sempre sostenuto che senza un aiuto reale della politica, ormai assente da 20 anni vista la situazione in cui il Piceno si trova – sostiene Quaglietti – e senza l’intervento di persone autorevoli interessate al futuro del nostro territorio, molte imprese piccole e medie non ce la faranno e le cose se possibile peggioreranno ancora. In un contesto drammatico in cui oltre 30 mila residenti sono senza lavoro, gli ammortizzatori sociali sono agli sgoccioli e le attività produttive, artigianali e commerciali stentano a sopravvivere dato il calo dei consumi e il livello di tassazione e di burocrazia, occorre subito invertire la rotta se vogliamo che l’Ascolano possa riprendersi. E non bastano i provvedimenti spot e i fondi destinati a poche industrie : è necessario pensare ad un progetto per il futuro del comprensorio e del suo sistema economico di lungo periodo, investendo e dando lavoro alle persone. In caso contrario – aggiunge il segretario Usb – la situazione generale non potrà migliorare e il livello di povertà e di difficoltà sociale invece, si accresceranno.”