Direttiva Bolkestein, a Fermo convegno della Lega

Fermo.- Non si ferma la battaglia  della Lega per gli operatori del settore balneare vittime della direttiva Bolkestein. Oggi, lunedì 20 dicembre li incontrerà a Fermo alle ore 17.00 nei locali del Centro Sociale “San Michele Lido Casabianca” di via Antonio Pigafetta per discutere “Prospettiva imprese e direttiva Bolkestein” dopo il pronunciamento del consiglio di Stato che ha vanificato la proroga delle concessioni introdotta con la Legge di Bilancio 2019 grazie all’intenso lavoro dell’allora ministro Gian Marco Centinaio dei parlamentari del Carroccio.

La Lega si schiera al gran completo con il commissario regionale Marchetti, i parlamentari Lucentini, Paolini e Patassini, i consiglieri regionali con in testa Marinangeli e Bilò, membri della seconda commissione consiliare regionale Sviluppo Economico e Affari Europei. A fare gli onori di casa i consiglieri comunali del gruppo Lega Giacobbi, Romanella Gianluca che hanno organizzato l’evento in collaborazione con il gruppo regionale.

“Si parla di ripartenza del PIL e poi si dà una mazzata al comparto turistico che ha un ruolo determinante. La “proroga Centinaio” doveva essere propedeutica ad una più organica revisione della normativa europea che, invece, il governo Conte 2 ha completamente disatteso e che il Consiglio di Stato ha bloccato in corso d’opera – anticipano Marchetti e i consiglieri regionali –Nonostante sia stato lo stesso Fritz Bolkestein, firmatario della legge, a riconoscere che la posizione della Lega è quella corretta dichiarando più volte che lo scopo della norma è di favorire la libera circolazione dei servizi e che le concessioni degli stabilimenti balneari non sono concessioni di servizi ma di beni, l’ingerenza degli apparati nella legittima scelta della politica ha fornito un alibi a chi non ha voluto e continua a non voler affrontare la situazione.

La Lega ha agito nei fatti anche a livello regionale – ricordano Bilò e Marinangeli – Abbiamo chiesto al presidente Acquaroli, con un ordine del giorno in consiglio regionale, di portare la vicenda all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni e di assumere ogni iniziativa volta a far pressione per una soluzione che tuteli un settore strategico per le Marche. Continueremo a chiedere che si tenga conto delle specificità peculiari del comparto balneare italiano e marchigiano, si tuteli e salvaguardi la continuità delle imprese, il loro valore economico, sociale e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”.

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