Caso Anna Frank, Agostini (Pd) e società Ascoli condannano atti tifoseria bianconera

Ascoli Piceno 25 ott.- “Quanto accaduto ieri sera, martedì 24 ottobre, allo stadio Del Duca di Ascoli Piceno prima della partita di serie B , Ascoli – Spezia è un fatto inverosimile che desta profonda vergogna e rammarico, offende le tradizioni democratiche antifasciste della città di Ascoli e del suo territorio. “ Lo afferma il deputato del Partito Democratico, Luciano Agostini nello stigmatizzare il fatto che una parte della tifoseria bianconera ascolana non ha partecipato alle iniziative indette dalla Lega Calcio negli stadi per commemorare la Shoah e condannare il caso dell’esposizione delle immagini di Anna Frank allo stadio Olimpico di Roma. “Non aver voluto partecipare alla giusta iniziativa indetta dalla Lega Calcio dopo i fatti dell’Olimpico – sostiene Agostini-  dove sono comparse immagini di Anna Frank in maglia giallorossa con insulti antisemiti al termine della partita Lazio-Cagliari, non è giustificabile in alcun modo. Non è la prima volta che in alcuni ambienti della tifoseria ascolana si hanno dimostrazioni così becere e di basso profilo. Ricordare che la Città e la Provincia di Ascoli Piceno sono state insignite della Medaglia d’Oro al Valor Militare per attività partigiana, grazie alle importanti vicende di cui è stata protagonista la resistenza ascolana nel settembre e ottobre del 1943, testimonia quanto sia profondo il legame della comunità ascolana ai valori della democrazia e della libertà ottenuta anche con il sangue versato da tanti giovani ascolani sul Colle San Marco.” Il parlamentare ascolano, già assessore regionale delle Marche,  ritiene che con il gesto compiuto ieri sera allo stadio Del Duca  sia una “offesa alla coscienza civile e democratica di tutta la comunità della città di Ascoli e del suo territorio” . Agostini si aspetta che tutte le forze democratiche locali e la stessa società Ascoli Picchio Fc 1898 “assumano tutte le iniziative per isolare chi è si reso protagonista di tali comportamenti”. E la società dell’Ascoli Picchio, presieduta dall’industriale chimico italo-canadese Francesco Bellini, ha subito “risposto” all’appello, condannando l’episodio : “Con fermezza e convinzione ci dissociamo dalla sparuta minoranza di tifosi che ieri sera, prima di Ascoli-Spezia – spiega in una nota il Club bianconero – non ha condiviso le iniziative messe in atto in memoria del dramma della Shoah. Un gesto che non deve intaccare l’onorabilità di una tifoseria conosciuta per le sue azioni di solidarietà e impegno civile.”

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